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«Se sembra impossibile
si può fare», la lezione di
Bebe Vio e degli atleti paralimpici

JESI - Le storie di vita "oltre le barriere" degli atleti paralimpici hanno entusiasmato e sorpreso il Palazzo dei Convegni, affollato per il terzo e ultimo workshop del programma Eugif, i Giochi europei di scherma integrata che si concluderanno domani. Stasera le premiazioni dei vincitori del torneo e la festa in concomitanza con la Notte Azzurra dello Sport

La campionessa paralimpica di Scherma Beatrice “Bebe” Vio al Palazzo dei Convegni di Jesi

 

 

di Talita Frezzi

Il “libro vivente” Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma ospite ieri pomeriggio (7 settembre) all’Eugif di Jesi, commuove. La 21enne ha parlato del binomio “Sport e disabilità” davanti a una folla di persone che ha riempito Palazzo dei Convegni fino all’esterno. Una chiacchierata con il moderatore Marco Cardinaletti sfociata in scroscianti applausi al suo coraggio e alla sua determinazione. Bebe ha parlato di sé senza filtri, attingendo ai commoventi paragrafi del suo libro autobiografico “Se sembra impossibile allora si può fare”. «La meningite che ho avuto io uccide in poche ore il 97% di chi la contrae – ha detto Bebe – è una figata essere il 3% di chi è sopravvissuto». E sull’Eugif, la manifestazione di sport e disabilità che si sta svolgendo a Jesi, la campionessa ha commentato: «è un evento molto importante per l’allenamento degli atleti normodotati e disabili, che hanno la possibilità di confrontarsi con i migliori. Io stessa tempo fa ho fatto un incontro con Valentina Vezzali, un momento molto simpatico. È anche utile a livello d’immagine per la crescita del movimento della scherma. Tutte le atlete della Nazionale italiana – il dream team composto da Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e Giovanna Trillini – sono figure di riferimento per me, atlete e professioniste da cui ho cercato di imparare molto».
Dopo Bebe, che in mattinata al PalaTriccoli si era concessa a foto e autografi con i bambini, ha parlato di sé e della sua passione per il nuoto anche la campionessa paralimpica Francesca Kosinska, jesina, primatista italiana nel nuoto stile delfino 50 metri.
«Sono emozionata di essere qui a raccontare di me – ha affermato Francesca Kosinska, che da 17 anni è in vasca –. Il mio sogno era di indossare la maglia azzurra degli atleti paralimpici, purtroppo sono troppo grande (ha 42 anni) per puntare alle olimpiadi, pazienza. Ma confesso che se ci fosse un progetto, tipo la Nazionale Master, riservato a chi come me ha questo sogno e non vuole mollarlo, io vorrei tanto farne parte. In questi 17 anni di vasca tante persone mi sono state accanto e mi hanno aiutato ad andare avanti. Ma mi preme anche ringraziare un privato, un mecenate, che ha creduto in me sostenendomi: il ristorante L’Orchidea da Mimma. Le società sportive fanno molto, ma un privato che decide di investire su un atleta paralimpico è raro».

Gli atleti paralimpici al Palatriccoli con Valentina Vezzali.

Due i testimonial d’eccezione dell’incontro su “Sport e disabilità: andare oltre le barriere”, promosso nell’ambito di Eugif, la settimana dei Giochi Europei di Scherma Integrata che si concluderà domani, ma molte le storie di vita “oltre le barriere” degli atleti paralimpici che hanno entusiasmato e sorpreso Jesi. Il coach di diving per disabili Romeo Iannone, Sabina Schiavoni e sua figlia Bianca Marini, medaglia d’oro e record mondiale 800 metri T35 ai Mondiali Giovanili di atletica IPC in Svizzera, oltre a Vio e Kosinska, hanno raccontato le loro esperienze secondo la formula dei “libri viventi”. Tutte storie accomunate dal senso di libertà raggiunto grazie alla pratica sportiva.

«Grazie agli Eugif Jesi è al centro del mondo – le parole dell’assessore allo Sport Ugo Coltorti –. È una settimana speciale in cui siamo riusciti ad affrontare argomenti anche difficili che in altri contesti avremmo trovato difficoltà ad affrontare. C’è stato uno spirito olimpico da parte di organizzatori, associazioni sportive che hanno dato il massimo e lo faranno anche questa sera per la Notte azzurra dello sport, da parte di atleti e cittadini, nonché degli uffici comunali che si sono adoperati al massimo».

I primi risultati dei Giochi europei di scherma integrata, disputati ieri al PalaTriccoli: Andreea Mogos (vincitrice della sciabola femminile); Emanuele Lambertini (fioretto maschile individuale); Rosanna Pasquino (spada femminile individuale); Tiziano Spedicato (fioretto Under18 individuale). E un applauso a tutti gli atleti che stanno partecipando. Questa mattina alle 10 saranno disputate le gare finali. In pedana anche il fioretto femminile con la campionessa Bebe Vio. E alle 21,30 la premiazione in piazza Federico II nell’ambito della Notte Azzurra dello sport.

 

 

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