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Cala la disoccupazione nelle Marche:
tasso al 7,7% nel secondo trimestre

LAVORO - Secondo i dati elaborati dall'Istat, la regione fa meglio di Piemonte, Liguria, Umbria e Lazio, recuperando il distacco con la locomotiva del nord. Aumenta anche il numero degli occupati. Ceriscioli: «un risultato eccezionale»

 

 

Le Marche possono tirare un sospiro di sollievo. Nel secondo trimestre 2018 è sceso il tasso di disoccupazione, assestato sul 7,7% (-4% rispetto allo stesso periodo del 2017), e rispetto ai primi mesi dell’anno, gli occupati sono aumentati di 21 mila unità. E’ quanto emerge dal report sull’occupazione italiana elaborato dall’Istat per i mesi di aprile, maggio e giugno, che vede la regione tra le migliori in assoluto. 

Secondo le stime dell’Istituto, la Marche avrebbero recuperato il gap con la locomotiva del nord, dove il tasso di disoccupazione è del 6,8%, mentre sono decisamente più allarmanti i dati riguardanti le regioni del sud, dove la percentuale schizza al 17,1%.

«Un risultato eccezionale – commenta il governatore, Luca Ceriscioli – e soprattutto un segno tangibile di ripresa per quanto riguarda il sistema produttivo ed il lavoro nella regione. Il calo del tasso di disoccupazione nel periodo analizzato assume un valore ancora più efficace se si confrontano i nostri dati con la media nazionale (10,7%). L’essere davanti a regioni come Piemonte, Liguria, Umbria e Lazio testimonia inoltre come lo sforzo profuso per favorire le politiche occupazionali stia dando i primi importanti frutti, questi dati – conclude – ci danno ulteriore forza per affrontare la fase della ricostruzione post sisma: vogliamo continuare a creare condizioni favorevoli per chi intende investire e rimanere a vivere nelle nostre aree interne». Andando più nel dettaglio, l’andamento trimestrale parla di un tasso di occupazione al 75,2% per gli uomini (la media italiana è del 68%) e al 55,9% per le donne (50,2% in Italia)

 

 

 

 

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