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Bimbo ferito da colpo di fucile,
il padre: «E’ stato solo un incidente»

OSIMO - Il 45enne osimano, racconta che cosa è accaduto ieri nel capanno di caccia tra Passatempo e Padiglione. "Io e alcuni amici eravamo dentro la struttura in cemento, mio figlio stava giocando a pallone fuori. Dopo il colpo è stato lui a venirmi a dire che era ferito e mi ripeteva di non preoccuparmi. Anche il mio amico sta male per quello che è accaduto"

I carabinieri stamattina in via Capanne, a Osimo

Mio figlio non è mai stato in gravi condizioni. Oggi sta già meglio, ride parla, si muove e quello che è accaduto è stato solo un incidente di caccia che per me e mia moglie non avrà ulteriori conseguenze. Sono stato dipinto dai media come un genitore incosciente, sconsiderato, che porta il figlio a caccia. E’ stato scritto che mio figlio era gravissimo ma non è affatto così”. A parlare e a sfogarsi è il padre del bambino di 10 anni rimasto ferito di sponda ieri pomeriggio da alcuni frammenti di piombini e di cemento di un capanno di via Capanne, tra Passatempo e Padiglione di Osimo. Un papà di 45 anni, che svolge un lavoro a contatto ogni giorno con la natura, rispettoso dell’ambiente e appassionato di caccia. Un lavoratore stimato in città che ha deciso di raccontare la sua versione del fatti. Che trattiene quasi le lacrime, mentre ripete più volte che  il suo unico desiderio è che suo figlio si rimetta presto. Il ragazzino resta ancora ricoverato nella Rianimazione Pediatrica del Salesi di Ancona, ma il quadro clinico è meno preoccupante di quello certificato 12 ore fa dai sanitari.

Stamattina i carabinieri, diretti dal luogotenente Luciano Almiento, comandante del Norm di Osimo e dal maresciallo Marcello Iarba, alla guida della stazione di Osimo, hanno svolto un sopralluogo nel capanno insieme al padre del bambino per rilevare le prove, ricostruire la dinamica dei fatti e per inviare gli atti in Procura.  Durante l’ispezione del luoghi sarebbe emerso che i pallini sparati da una doppietta di un amico del 45enne osimano,  un 50enne che non è indagato per lesioni colpose, ieri nel capanno insieme a lui  e ad altri adulti, avrebbero prima colpito in traiettoria il muro della struttura, scheggiandolo e  di rimbalzo la schiena ed il collo del piccolo che si trovava all’esterno, nelle vicinanze, a giocare a pallone. Schegge di muro e frammenti di pallini avrebbero quindi ferito il piccolo.

La vicenda ha sconvolto tutti, genitori, parenti e anche il cacciatore che ha fatto partire il colpo, ancora sotto shock. “Stanotte non ha dormito mi ha detto e anche lui stava per rivolgersi al pronto soccorso per quando si sente male. – conferma il padre del piccolo ferito- Siamo quattro amici che andiamo a caccia insieme da una vita. Mio figlio l’hanno visto nascere, hanno partecipato a tutte le feste, dal battesimo in sù. E’ stato solo un incidente che certo non doveva succedere. Noi adulti eravamo tutti nel capanno ma in una situazione di sicurezza. E’ stato mio figlio a venirmi a dire che era ferito, ma camminava e parlava. Mi ripeteva ‘…Babbo non ti preoccupare che sto bene…’ . Stava giocando a pallone quando è successo il tutto ed era lì con me perché anche lui è interessato alla caccia, ma ovviamente non maneggia i fucili”.

Alla vista del sangue, è scoppiato il panico. “Ho subito deciso di portarlo all’ospedale direttamente  senza aspettare i soccorsi. – aggiunge il papà – Siamo in aperta campagna e questa zona non è mappata nemmeno da Google. Quanto tempo ci avrebbe messo l’ambulanza ad arrivare? Ho preferito farlo salire subito sulla mia auto, sono passato a prendere mia moglie a casa e ci siamo diretti al Salesi. Mio figlio è stato portato in Rianimazione perché doveva essere monitorato. Le ferite non hanno compromesso i parametri vitali ma presenta diverse escoriazioni. Adesso possiamo solo aspettare di capire che cosa emergerà dalla indagini. Quello che ci sta più a cuore però è che il nostro bambino  stia bene ed esca presto dall’ospedale”.

(foto Giusy Marinelli)

Bimbo ferito da colpo di fucile, fuori pericolo di vita

 

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