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Contrasto all’evasione, Uil:
«Comuni recuperano poco,
ad Ancona 189mila euro»

IL SINDACATO rileva che nelle Marche è la provincia che ha recuperato più denaro nel 2017. Il capoluogo di regione ha rastrellato più di 128mila euro contro i 462 euro di Macerata città

 

Foto d’archivio

 

Contrasto all’evasione, anche i Comuni possono partecipare anche se pochi lo fanno. Nel Maceratese nel 2017 sono stati recuperati 5.115 euro, meglio è andata ad Ancona (189mila euro) e Ascoli (79mila euro). Peggio del Maceratese nelle Marche ha fatto solo la provincia di Fermo (3.195 euro). Sono i dati forniti dalla Uil «I comuni possono disporre totalmente di quanto recuperano nell’ambito delle attività di contrasto dell’evasione fiscale, ma solo pochissime amministrazioni comunali lo fanno, nelle Marche appena 18, neppure l’8% del totale» spiega il segretario generale Uil Marche, Graziano Fioretti, che commenta i dati elaborati dal Servizio politiche territoriali della Uil su dati del ministero dell’Interno relativamente al contrasto all’evasione fiscale. «I dati che emergono dall’analisi – prosegue Fioretti – sono piuttosto scoraggianti, considerati gli elevati tassi di evasione fiscale e di irregolarità lavorativa anche nella nostra regione. Basti considerare che i 18 comuni che si sono impegnati in questa attività hanno recuperato, nel 2017, oltre 318mila di euro (oltre 13 milioni di euro a livello nazionale)». Il comune più attivo è Ancona, che ha recuperato più di 128mila euro, seguito da Ascoli (oltre 78mila euro) e Pesaro che ha sfiorato i 40mila. Macerata città ha recuperato nel 2017 462 euro. Civitanova ha invece recuperato 2.440 euro, Cingoli 380, Pollenza 465, Treia 165 euro, Visso 987. «In qualche caso l’attività ha portato al recupero di appena 100 euro, come nel caso di Tolentino – prosegue Fioretti –  e chiediamo a questi comuni di rafforzare il proprio impegno, ma soprattutto ci rivolgiamo a tutti gli altri oltre 200 comuni che non ci hanno neppure provato, sapendo che queste risorse sono preziose per far quadrare i bilanci dei comuni all’interno dei quali poter inserire iniziative per i cittadini, potenziare servizi o crearne di nuovi, per la cura del territorio e per abbassare le tasse a livello locale».

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