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Alle Muse arriva ‘The Thread’,
il mito di Teseo e il Minotauro

ANCONA - Il primo e il due marzo in scena il nuovo spettacolo di danza del pluripremiato coreografo britannico Russell Maliphant, considerato uno degli artisti più quotati e interessanti della sua generazione. Musiche del premio Oscar Vangelis

Una scena dello spettacolo

 

L’1 e 2 marzo l’appuntamento al Teatro delle Muse è con l’anteprima di ‘The Thread’, regia e coreografia del visionario Russell Maliphant, musica dell’artista greco, vincitore di un Oscar, Vangelis. Lo spettacolo avrà poi la world premiere a Londra dal 15 al 17 marzo. E’ coprodotto da Lavris, Teatro Megaron di Atene, Sadler’s Wells di Londra, in collaborazione con Marche Teatro. Diciotto i danzatori in scena, disegno luci di Michael Hulls, costumi di Mary Katrantzou, il concept è di Georgia Iliopoulou. The Thread è il nuovo spettacolo di danza messo in scena dal pluripremiato coreografo britannico Russell Maliphant, considerato uno degli artisti più quotati e interessanti della sua generazione. La performance è accompagnata dall’esplosione elettronica delle musiche composte da Vangelis, artista greco di fama mondiale. La visione artistica è supportata e completata dell’innovativo disegno luci di Michael Hulls e dai visionari costumi di Mary Katrantzou, insieme a un cast di diciotto danzatori. L’opera si ispira al mito di Teseo e il Minotauro. The Thread (“Il Filo”) è la linea che corre attraverso il tempo e connette il presente al passato: dai tempi antichi all’era bizantina, dall’abissale oscurità del Medioevo ai tempi moderni e al futuro che deve ancora venire. Chiusi nella realtà delle nostre frenetiche vite, tutti i problemi ci sembrano insormontabili e diventano i nostri personali minotauri. Ci dimentichiamo di respirare. Ma poi inciampiamo su un qualcosa che sembra non avere né capo né fine. Siamo costretti a fermarci, a respirare e improvvisamente tutto ci sembra più chiaro e il labirinto della nostra mente si dipana. Tutto sembra avere un senso: il Minotauro non esiste. Non è mai esistito. Ma ‘Il Filo’ (The Thread’), la linea della vita, esiste.

Il cartellone di danza si chiude (21 marzo) con Aterballetto in Tempesta, coreografia di Giuseppe Spota e musiche originali di Giuliano Sangiorgi.

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