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Abbattimento liste d’attesa,
obiettivo raggiunto
Ceriscioli: «Prestazioni in aumento»

SANITA' - Ad agosto, mese solitamente critico causa ferie del personale, la percentuale di prenotazioni soddisfatte ha segnato il 98,1%. Tra i metodi innovati, il sistema del bonus-malus e le differenti tipologie con cui riservare una visita o un esame diagnostico

Il governatore Ceriscioli illustra i dati sul bonus malus

 

di Federica Serfilippi

Diminuiscono i tempi e aumentano le prestazioni. Abbattimento delle liste d’attesa: primi obiettivi raggiunti da parte della Regione. Sono stati illustrati questa mattina dal governatore Luca Ceriscioli i dati riferibili al periodo estivo e legati alle prestazioni erogate dagli ospedali in base alla richieste dei pazienti con i codici B e D, dunque visite specialistiche ed esami diagnostici. Dal primo giugno al 31 agosto sono state erogate 78.072 prestazioni, 9.490 in più rispetto alle 68.582 del 2018 e 23.929 in più rispetto alle 54.143  del 2017. Un risultato ottenuto anche grazie alla riorganizzazione del sistema di prenotazione del Cup, all’attivazione del meccanismo bonus (prestazione sempre garantita in base al codice di priorità clinica) / malus (paga chi non disdice appuntamento preso e non si presenta) e all’aumento dei posti disponibili (slot) che tra strutture pubbliche e private convenzionate sono cresciuti dai 154.397 del 2018 ai 174.835: oltre 20mila posti in più in un anno. Va inoltre ricordato che nel periodo prima dell’introduzione del bonus/malus la soddisfazione per la richiesta di prestazioni era al 90% e aveva come area di riferimento l’intera regione. Ad agosto si è arrivati al 98,1% di prestazioni soddisfatte nell’area vasta di provenienza o al massimo in quella limitrofa. Le parole del governatore Ceriscioli: «A due mesi dall’inizio della applicazione del ‘bonus’ con un sistema di monitoraggio domanda offerta unico in Italia, abbiamo i primi dati che sono ottimi. Per quanto riguarda le brevi e le differite, che sono le due tipologie principali di prestazione, siamo a oltre il 98% di soddisfazione, una percentuale altissima. Significa che la quasi totalità delle richieste viene evasa ed è un livello che ci vede ai primissimi posti nelle graduatorie nazionali. L’applicazione è già partita anche per le visite programmate quindi presto avremo i dati anche di questa modalità. Certamente possiamo già dire che l’applicazione del bonus ha permesso di raggiungere risultati inattesi. Credo che i marchigiani se ne siano accorti, ma era importante, avviando quest’ultima fase del lavoro sulle liste d’attesa, rendicontare il risultato che è veramente lusinghiero. Tutto il percorso è stato accompagnato da strumenti innovativi -come la app online- che consentono un monitoraggio di altissimo livello: senza questi difficilmente potremmo raccontare il valore di quanto fatto ed essere consapevoli che attraverso questa gamma di strumenti diamo la possibilità, da un lato di semplificare la vita di chi prenota e dall’altro, di dare ai nostri operatori della sanità strumenti di controllo sia della domanda e dell’offerta come non hanno mai avuto, in tempo reale, che permettono di rendere stabili i risultati che siamo stati in grado di portare avanti questi mesi. Qui non si tratta di una accelerazione che poi può avere un momento di fermo, ma di aver elaborato e messo a disposizione gli strumenti tecnologici di monitoraggio che all’istante permettono di sapere tutto quello che succede nelle Marche rispetto al tema delle liste di attesa». Nel caso la richiesta di un cittadino non venisse accolta, allora scatta il ‘bonus’:  «Il paziente – ha detto Ceriscioli – viene inserito in una lista di garanzia e richiamato in tempo utile per accedere al servizio. E’ in questo caso il sistema sanitario regionale a trovare gli spazi opportuni».  Il ‘malus’, invece, si applica per chi non si presenta alla visita prenotata o per chi non la disdice nei tempi previsti. «Chi non offre – ha sottolineato il governatore – una giustificazione valida pagherà comunque la prestazione per aver tolto il posto a un’altra persona». Dal 30 agosto al 14 settembre risultano essere 580 le persone che non si sono presentate e di queste 156 avevano risposto sì al recall.  Nel corso della conferenza sono state approfondite  tutte le novità introdotte per facilitare sempre più l’accesso alle prestazioni sanitarie: dalla ricetta dematerializzata che dal 15,44% del 2018 è passata al 60,15% del 2019 e la app MYCUPMARCHE con cui è possibile prenotare e pagare on line attraverso il codice identificativo fornito dalla ricetta dematerializzata. «Il massimo – ha concluso Ceriscioli – sarebbe stringere un patto con i medici generici affinchè siano loro a inserire la prenotazione del paziente. Sarebbe un punto di svolta definitivo».

 

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