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Giornate Fai d’Autunno,
15 tesori d’arte da ammirare

GIOIELLI - Sabato e domenica prossimi potranno essere visitati palazzi chiese e musei con l'aiuto degli Apprendisti Ciceroni a Fabriano, Sassoferrato, Morro d'Alba, Senigallia, Castelleone di Suasa, Monte San Vito. In particolare ad Ancona, Osimo e Loreto verranno aperti 3 siti tutti curati dal gruppo Delegazione Fai

Osimo, Giornate fai d’autunno 2018

Le giornate Fai a Numana

 

Le Giornate Fai d’Autunno compiono otto anni e sono più vitali che mai. Sono giovani perché animate e promosse proprio dai Gruppi Fai Giovani, che anche per quest’edizione hanno individuato itinerari tematici e aperture speciali che permetteranno di scoprire luoghi insoliti e straordinari in tutto il Paese. Un weekend unico, irrepetibile, che sabato 12 e domenica 13 ottobre prossimi toccherà 260 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre. Due giorni per sfidare la capacità degli italiani di stupirsi e cogliere lo splendore del territorio che ci circonda, invitando alla scoperta di 700 luoghi in tutta Italia, selezionati perché speciali, curiosi, originali o bellissimi. Saranno tantissimi i giovani del Fai ad accompagnare gli italiani lungo i percorsi tematici espressamente ideati per l’occasione, con l’obiettivo di trasferire il loro entusiasmo ai visitatori, nella scoperta di luoghi inediti e straordinari che caratterizzano il nostro panorama. Itinerari a tema, da percorrere per intero o in parte, che vedranno l’apertura di palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, bunker e rifugi antiaerei, botteghe artigiane, musei e interi borghi.

Palazzo Simonetti in via Saffi a Osimo

Le Giornate Fai d’Autunno sono, quindi, l’opera collettiva dei nostri ragazzi, il risultato della forza delle nuove generazioni, simbolicamente incarnata in quel giovane che, duecento anni fa, a ventun anni, scrisse i versi immortali dell’Infinito: Giacomo Leopardi. Per questo l’edizione 2019 è dedicata a lui e alla sua poesia, su cui vertono tre aperture speciali: l’Orto sul Colle dell’Infinito, Bene del Fai a Recanati, inaugurato lo scorso 26 settembre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, luogo che ispirò l’idillio; il Parco Vergiliano a Napoli dove le spoglie di Giacomo Leopardi sono state traslate nel 1939 dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta, in cui l’amico Antonio Ranieri lo fece tumulare nel 1837; infine, la Chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo a Roma, con la tomba di Torquato Tasso che Leopardi considerava tra gli italiani più eloquenti e sulla quale pianse le sue lacrime più profonde. Ogni visita prevede un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Durante le Giornate Fai d’Autunno in via eccezionale anche i Beni FAI saranno accessibili a contributo facoltativo. Per gli iscritti Fai e per chi si iscriverà per la prima volta – a questi ultimi sarà dedicata la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it dal 1° al 20 ottobre.

Nati otto anni fa, i gruppi di giovani volontari del Fai sono diffusi in tutta Italia: le Giornate Fai d’Autunno sono la loro festa, l’occasione per mettere in pratica il loro generoso contributo a favore della missione del Fai con originalità e grande energia. Ad affiancarli, nell’accogliere e accompagnare i visitatori, ci saranno 5.000 Apprendisti Ciceroni, studenti della scuola di ogni ordine e grado che hanno scelto con i loro docenti di partecipare nell’anno scolastico a un progetto formativo di cittadinanza attiva, un’iniziativa lanciata dal Fai nel 1996, che coinvolge ogni anno studenti felici di poter vivere e raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del loro territorio.

PROVINCIA DI ANCONA – Nel corso delle Giornate Fai di Autunno 2019, verranno aperti complessivamente 15 siti che coinvolgono un totale di 9 città della Provincia alla scoperta di beni eccezionali. Tutte le aperture sono state organizzate e coordinate dalla Delegazione Fai di Ancona, dal Gruppo Fai Giovani di Ancona, dal Gruppo territoriale Fai di Fabriano, dal Gruppo territoriale Fai di Jesi/ Vallesina e dal Gruppo territoriale Fai di Senigallia. Le città coinvolte sono Ancona, Osimo, Loreto, Fabriano, Sassoferrato, Morro d’Alba, Senigallia, Castelleone di Suasa, Monte San Vito. In particolare ad Ancona, Osimo e Loreto verranno aperti 3 siti tutti curati dal gruppo Delegazione Fai.

Un capo esposto al Museo tessile di Ancona

ANCONA, IL MUSEO TESSILE – Giorno e orari di apertura_ domenica 13/10, ore 10-12:30 / 15-18 (“Museo Tessile” via Cialdini 88-90, laboratorio artigiano via Orefici 5) La bottega artigiana “Arti Tessili La Congrega” propone un originale itinerario alla scoperta del proprio archivio tessile. Nel corso di 40 anni di attività, con un paziente lavoro di ricerca la “Congrega” ha acquisito una ampissima raccolta di circa 3.000 manufatti tra manufatti tessili, abbigliamento, accessori di moda e di arredo, che sono attualmente conservati nel Museo Tessile ed esposti al pubblico finora soltanto per piccoli nuclei tematici in occasione di mostre ed eventi. La banca dati del tessile della “Congrega” si propone di stimolare un ulteriore lavoro di ricerca e di fornire materiali, strumenti e metodologie operative, perché si possa sostenere, curare e rendere produttiva, nel territorio come in scala più ampia, la ricchezza di questo preziosissimo patrimonio culturale che appartiene alla storia dell’uomo. Una presenza di eccezione quella Enrico David, italiano di nascita ma inglese di adozione, formato alla Central St. Martins School di Londra, si muove da sempre tra pittura, disegno, scultura e installazione, spesso servendosi di tecniche artigianali tradizionali. Selezionato per il Turner Prize nel 2009 e per la Biennale di Venezia 2019, l’artista di Ancona ha esposto in gallerie e musei in tutto il mondo. Ammireremo uno splendido arazzo (dimesioni H cm 280 x80) realizzato utilizzando rotolini di tessuto di pura lana e di colorazioni differenti, cuciti manualmente e fissati su una tela di cotone seguendo un disegno impresso nella tela stessa.

Evento collaterale di musica – Concerto di organo presso il Duomo di San Ciriaco Ore 18:45, ingresso libero a offerta per le attività del F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano). Organista M° Gian Marco Spallacci, diplomato al Corso ordinamentale di organo e composizione organistica e allievo del Biennio di organo a indirizzo romantico e moderno. Repertorio di Michelangelo Rossi, J.S.Bach, Bruno Bettinelli, Fernando Germani. La liason tra le GFA e il Duomo risiede proprio all’interno dei locali dell’adiacente Museo Diocesano ovvero nella collezione qui esposta di camici, tovaglie d’altare, copricalici e merletti di cui la Congrega ha eseguito un accurato lavoro di recupero e catalogazione, un patrimonio di inestimabile valore culturale e manifatturiero. Il museo apre alle ore 16 (ingresso a offerta libera) dove per l’occasione una guida illustrerà il pregio della manifattura conservata.

La cattedrale di San Leopardo di Osimo

OSIMO, IL COMPLESSO CATTEDRALE SAN LEOPARDO– Giorni e orari di apertura_ sabato 12/10, ore 15/18; domenica 13/10, ore 10-12:30 / 15-18 (Piazza Duomo) La Cattedrale di S. Leopardo è una costruzione risalente all’ VIII sec. realizzata sopra l’antico tempio pagano dedicato a Esculapio e Igea. Nei secoli XII-XIV venne ristrutturata in forme romanico-gotiche e successivamente restaurata. L’attuale facciata nel cortile è stata adattata alla fine del XVI sec. Il fronte che prospetta sulla piazza presenta una ampia scalinata con un protiro sotto il quale si trovano due preziosi portali ogivali in pietra, scolpiti probabilmente tra il IX e l’XI sec. Sulla parete di destra si trova un’interessante lunetta dello stesso periodo su cui è scolpita la Vergine col Bambino e gli Apostoli. A fianco della Cattedrale si trova il Battistero del XVII sec. Qui le pitture su tavola sul soffitto a cassettoni sono del pittore di Jesi Antonio Sarti mentre il fonte battesimale, posto al centro, è in bronzo ed è opera dei f.lli Jacometti di Recanati. Nel cortile all’interno del palazzo dell’Episcopio si trova il Museo Diocesano con le sue preziose opere d’arte.

L’antica spezieria di Loreto

LORETO, L’ANTICA SPEZIERIA SANTA CASA (sede Unitalsi) – Giorno e orari di apertura_ domenica 13/10, ore 10-12:30 / 15-18 (Piazza della Madonna) L’Antica Spezieria della Santa Casa si trovava nell’attuale sede della sezione marchigiana dell’UNITALSI. Un tempo allestita con la sua preziosa collezione di vasi per unguenti e medicamenti, la farmacia rappresentava un punto di riferimento per i pellegrini in visita al santuario. In un primo periodo era ubicata accanto all’ospedale dei pellegrini, sorto alla fine del XIV sec. Solo nella prima metà del XVII sec. Essa venne trasferita nei nuovi locali al pianterreno del Palazzo Apostolico, il cui ambiente principale, tra il 1632 e il 1635, venne decorato con i ritratti del cardinale Antonio Barberini, protettore della Santa Casa e dei governatori Tiberio Cenci ed Emilio Altieri. L’importanza di questa Antica Spezieria è testimoniata dalle 550 maioliche di fattura urbinate conservate presso il Museo Pontificio della Santa Casa. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, al termine della visita alla Spezieria sarà possibile ammirare alcune delle maioliche originali conservate nel Museo.

Evento collaterale – Esposizione del manoscritto Historia Plantarum, (edizione fac-simile) Enciclopedia Medica dell’Imperatore Venceslao. Il manoscritto fu eseguito negli ultimi anni del Trecento a Milano, su committenza Gian Galeazzo Visconti che lo fece realizzare per donarlo all’Imperatore Venceslao IV di Lussemburgo. Alla sua decorazione parteciparono i più illustri miniatori della scuola lombarda, tra i quali spiccano i nomi di Giovannino de’ Grassi e Belbello da Pavia. Con le sue 2000 voci di testo e 600 immagini di piante, animali e scene figurate costituisce il più bello e ricco erbario medioevale conosciuto. E’ conservato alla Biblioteca Casanatense di Roma. Alcuni dati: tomo unico di formato 32 sx 46 x 8 cm, di 590 pagine, tiratura mondiale limitata e, numerata di 750 copie, massima fedeltà nella riproduzione cromatica e degli ori, fustellatura a, pagina singola, legatura realizzata a mano, copertina in legno rivestito di velluto di seta pura,, bindelle con fermagli e puntali metallici, borchie e medaglione in ottone brunito. commentario in due volumi, con trascrizione e traduzione del testo.

(info: www.giornatefai.it; www.fondoambiente.it; tel. 02 467615399 Verificare sul sito quali sono i luoghi aperti dal Fai, gli aggiornamenti su modifiche di orari, eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse e la possibile chiusura anticipata delle code in caso di grande affluenza di pubblico).

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