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Bilancio in equilibrio, debito ridotto
e investimenti per Jesi

IL SINDACO Massimo Bacci traccia un bilancio di fine anno e di metà mandato.Tra le grandi opere in programma, anche il rifacimento di Ponte San Carlo in zona Minonna

Il sindaco Massimo Bacci

 

di Talita Frezzi

Nel pacco di Natale del Comune di Jesi ci sono numeri, progetti, investimenti e la soddisfazione di aver ridotto il debito pubblico. E’ il sindaco Massimo Bacci a scartare i risultati dell’anno ormai alla fine e tracciare un bilancio di metà mandato. Ma non poteva non aprire la sua conferenza con un ricordo di Martino Lombardi, il consigliere comunale di 54 anni scomparso la vigilia di Natale.
«Martino Lombardi è stato un riferimento importante per la politica locale – dice Bacci – il mio ricordo è più che affettuoso. Mancherà a tutti».
Numeri, come detto, a partire dal bilancio che si attesta in equilibrio grazie al lavoro di «risanamento, con razionalizzazione della spesa corrente, riduzione dei dipendenti comunali, un grosso lavoro di recupero dell’evasione tributaria e di raccolta di contributi europei. Abbiamo ridotto il debito, investendo per le opere pubbliche 25 milioni: un risultato come non lo si vedeva da anni». L’organizzazione dell’Ente ha visto la riduzione del personale a 50 dipendenti, ma un incremento della digitalizzazione e informatizzazione dei servizi. Nel settore della Polizia locale sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati anche grazie alla capacità del nuovo dirigente Cristian Lupidi. In aumento l’organico che passerà da 32 unità a 35 entro fine mandato «anche se il numero ottimale per una città come Jesi sia di 40», specifica Bacci. «Per il 2020 le nostre priorità sono le scuole: la Lorenzini, la ex-Savoia e la Martiri della Libertà. Ma ci sono delle criticità: per la Lorenzini si è aperto un contenzioso con la ditta arrivata terza in gara d’appalto, per una differente interpretazione della procedura. Per cui attendiamo la valutazione del Consiglio di Stato a giugno. Sono fermi anche i lavori della scuola Martiri della Libertà per delle difficoltà della ditta, temiamo di non poter consegnare la scuola completata entro il 2020. Per la Borsellino (ex-Savoia) abbiamo già chiesto un finanziamento al Ministero, siamo in attesa di una risposta per la valutazione finale e l’inizio dei lavori».

Il ponte San Carlo di Jesi

Entro il 2020 il Comune conta di completare la riqualificazione di corso Matteotti e di abbattere l’ex ospedale, grazie anche a un protocollo sottoscritto con l’Asur. La prima settimana di febbraio 2020 si avrà l’inaugurazione della ritrovata e ristrutturata piazza Pergolesi, mentre per la riqualificazione della Casa di riposo, entro fine del prossimo anno sarà promulgato il bando per far partire i lavori a gennaio 2021. Tra le grandi opere in programma, anche il rifacimento di Ponte San Carlo in zona Minonna: è stato inserito nel bilancio di previsione 2020/2022 ed è stato confermato un finanziamento di 2 milioni da trasferire dal bilancio della Regione più un milione e mezzo derivante dai Fondi europei di coesione e sviluppo. «Avremo concretamente la cifra necessaria entro il 2022, ma potremmo avviare il percorso di riqualificazione già dal 2020 – conclude Massimo Bacci – solo che il Comune dovrà fare un anticipo di cassa per rientrare di 3 milioni e mezzo entro il 2022. Ma confido che la Provincia non lasci solo il Comune in questo investimento, sarebbe assurdo» sottolinea Bacci.
Per il 2020 il Comune continuerà nel segno dell’attrattività culturale e turistica, puntando alla creazione di altre piste ciclabili – in via Martin Luther King e una che colleghi il centro alla zona industriale – e sulla valorizzazione dei musei e contenitori culturali, sul teatro Pergolesi e sulle iniziative. Risultati lusinghieri anzi straordinari anche per il sociale, tanto che il Comune gestisce il terzo Sprar a livello nazionale dopo Milano e Bologna.

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