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Per quattro anni non versa
la tassa di soggiorno al Comune:
albergatore nei guai

SENIGALLIA - Su segnalazione dell'ente locale e all'esito delle indagini, la Guardia di Finanza ha denunciato il gestore della struttura ricettiva per peculato e ha sottoposto a sequestro 40mila euro relativi alle imposte non versate

La Tenenza della Guardia di Finanza di Senigallia

 

 

La Guardia di Finanza denuncia per peculato un albergatore di Senigallia e sequestra 40mila euro per la tassa soggiorno non versata al Comune per quattro anni, dal 2013 al 2017. E’ l’esito di una attività di indagine per la repressione dei reati contro la Pubblica Amministrazione, all’esito di approfonditi accertamenti svolta dai finanzieri della Tenenza di Senigallia, che hanno sottoposto a sequestro nelle scorse settimane, su disposizione del Gip del Tribunale di Ancona, Sonia Piermartini, 40mila euro relativi alle imposte di soggiorno non versati da un gestore alberghiero nelle casse comunali. L’attività trae origine da una segnalazione dello stesso Comune di Senigallia e ha riguardato una struttura ricettiva, che per oltre un quadriennio addebitava e riscuoteva, come previsto dalla normativa, ai propri clienti, italiani e stranieri, l’imposta giornaliera di soggiorno destinata all’ente pubblico per le proprie finalità istituzionali e che, invece, secondo gli inquirenti, tratteneva illecitamente.

L’amministratore della struttura ricettiva di Senigallia, è stato denunciato per peculato, reato punito con la reclusione da quattro a dieci anni, alla Procura della Repubblica di Ancona e l’intero importo, su provvedimento dell’autorità giudiziaria, è stato sottoposto a sequestro finalizzato alla confisca per equivalente. L’imposta di soggiorno per il Comune di Senigallia, città connotata da una forte vocazione turistica, costituisce un’importante risorsa per il bilancio comunale e la sua evasione comporta per i titolari di alberghi o di bed and breakfast – che hanno l’obbligo di esigere le somme dovute dai turisti – responsabilità sia penali quali “incaricati di pubblico servizio” sia per danno erariale come “agenti contabili”, in quanto gestiscono denaro pubblico per conto dei Comuni. L’operazione della Guardia di Finanza si inserisce nel più ampio contesto di polizia economico finanziaria a tutela dell’integrità dei bilanci pubblici ed è prova del ruolo attribuito al Corpo di importante referente operativo della magistratura nei procedimenti tesi al risarcimento dei danni cagionati alla Pubblica Amministrazione.

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