facebook rss

Le Marche offriranno l’olio
per la lampada votiva a San Francesco
Mancinelli: «Un grande onore»

ANCONA – Il prossimo 4 ottobre, festa di San Francesco, a nome anche degli altri sindaci marchigiani, la prima cittadina dorica accenderà la lampada che rischiara la cripta dove riposano le spoglie mortali del patrono d'Italia che 800 anni fa passò dal porto di Ancona per un lungo viaggio in Oriente

 

da sin. la sindaca di Ancona e la collega di Assisi

Sarà Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona a nome dei Sindaci delle Marche, Regione Marche e Diocesi marchigiane, ad offrire l’olio per la lampada di San Francesco in occasione della Celebrazione Nazionale di San Francesco patrono d’Italia fissata per domenica 4 ottobre. Il programma delle celebrazioni è stato presentato nel corso di un incontro con la stampa alla presenza di mons. Piero Coccia, presidente Conferenza Episcopale Marchigiana, Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona e presidente facente funzione di Anci Marche, Stefania Proietti, sindaco di Assisi, padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola di S. M. degli Angeli, Raimondo Orsetti, dirigente Servizio Sviluppo e Valorizzazione della Regione Marche, mons. Angelo Spina, arcivescvovo metropolita di Ancona-Osimo con l’introduzione di Marcello Bedeschi, coordinatore del comitato delle celebrazioni.Sono passati ottantuno anni da quando, il 18 giugno 1939, papa Pio XII proclamò San Francesco d’Assisi Patrono principale d’Italia e si avviò allora la tradizione che vede ogni anno una regione italiana offrire l’olio per la lampada che arde sulla tomba del Santo. In questo anno 2020, per la quinta volta tocca alle Marche, ed in particolare ai suoi Sindaci rappresentare tutto il Paese.

Ogni anno, il 4 ottobre, la Basilica di San Francesco in Assisi diviene il cuore pulsante di tutta la nazione italiana. Il sindaco di Ancona, capoluogo della regione, durante la solenne celebrazione dell’Eucaristia, accenderà la lampada votiva dei comuni d’Italia che rischiara la cripta dove riposano le spoglie mortali di San Francesco d’Assisi. Per un intero anno questa lampada sarà alimentata dall’olio offerto, a nome di tutti gli italiani, dai marchigiani. L’iniziativa che ogni anno richiama migliaia di pellegrini, quest’anno per le norme anticontagio sarà circoscritta a 1700 pellegrini delle diocesi marchigiani e circa 80 sindaci delle Marche. Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, ha ricordato che «festeggiamo San Francesco patrono dei Comuni d’Italia e lo facciamo attraverso l’olio che viene dalla terra e dal lavoro dell’uomo ma che rappresenta anche la volontà di lenire le ferite dell’Italia e delle Marche che cercano di uscire dalle piaghe del sisma e poi da quelle della pandemia. San Francesco è legato alle Marche e ad Ancona per il cui porto passò San Francesco per un lungo viaggio in Oriente. L’Italia ha bisogno di dialogo di incontrarsi e le Marche sono portatrici di cultura di incontro».

Nel corso della presentazione è stato confermato che sabato 3 ottobre Papa Francesco effettuerà una visita privata alla Tomba del Santo. Domenica alle 12 avverrà l’accensione della lampada a cura del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli. «Vivo come un grande onore e con grande emozione e senso di responsabilità la possibilità che mi viene data a nome di tutti i Sindaci di procedere a questo gesto simbolico potentissimo. San Francesco è fonte propulsiva di energia perché la sua vita è stata caratterizzata dall’aver praticato il Vangelo e non solo di averlo predicato». «I migliori valori si trasmettono quando sono praticati« – ha ricordato. Ad accogliere la sindaca di Ancona e gli altri colleghi marchigiani ci sarà Stefania Proietti, sindaca di Assisi. Nel suo intervento ha ricordato la «vicinanza tra le nostre regioni che sono terre di accoglienza ma anche di lavoro attraverso il turismo mortificato prima dal sisma e poi dal Covid. Siamo vicini anche nello spirito di rinascita che non ci abbandona. Infine l’appello a tutti i sindaci di approfittare della presenza del premier Conte e di alcuni Ministri alle celebrazioni per chiedere che questa festa diventi Festa Nazionale perché San Francesco è il santo di tutti gli italiani e come tale va ricordato e celebrato». Raimondo Orsetti, Dirigente Servizio Sviluppo e Valorizzazione della Regione Marche ha assicurato la presenza del nuovo presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli che effettuerà la prima uscita ufficiale in quella occasione. Orsetti ha ricordato il grande lavoro svolto nell’ultimo anno dal comitato costituito tra Regione Marche, Anci Marche e Conferenza Episcopale e coordinato da Marcello Bedeschi. «L’accensione della lampada del sindaco più rappresentativo delle Marche – ha detto – è un gesto di compiutezza e di bellezza ma è anche un segno di speranza e appuntamento perfetto per celebrare San Francesco che è stato sempre un faro di speranza. Marche e Umbria sono terre vicine che per troppi anni non hanno dialogato. San Francesco è un Santo dell’Umbria ma anche delle Marche, per la forte presenza che abbiamo valorizzato attraverso il recupero di quei cammini francescani che ci hanno avvicinato e quindi è un momento di forte valore politico per costruire una collaborazione tra le comunità regionali e locali».

«Del resto – ha aggiunto Mons. Angelo Spina – le Marche è una regione fortemente francescana nella quale Francesco nel 1208 è venuto ad annunciare il Vangelo ed è partito da Ancona nel 1219 per incontrare il Sultano portando un messaggio di pace e di apertura. Nel 1220 è rientrato e, passando per Osimo, è tornato ad Assisi. Andare ad Assisi significa andare da colui che ha vissuto il Vangelo e che è stato un pacificatore non solo un pacifico e, come si dice spesso, anche un rivoluzionario». Padre Massimo Travascio, Nuovo Custode di Santa Maria degli Angeli ha assicurato che «tutto è pronto per accogliere i marchigiani ricordando come San Francesco uscì dalla porziuncola quando i frati erano solo 8, per andare nel mondo con frate Egidio partendo proprio per le Marche. Il messaggio di voler andare verso tutti, verso i bisognosi, i poveri, continua ad uscire dalla porziuncola come messaggio di speranza e di pace». Nel corso della giornata sarà consegnato il premio Rosa d’argento che dal 2009 assegnata a donne che si sono distinte per opere di fede, speranza e carità. Mons. Piero Coccia, Presidente della Cem ha anticipato che il premio spetterà ad «Angela Borselli, di Pesaro, 50enne, vedova a causa del Covid-19 che l’ha privata del marito, 4 figli, animata da una forte spiritualità francescana, direttrice di un centro con 70 ospiti e sempre molto attenta al disagio». Nel corso dell’incontro è stato annunciato anche che il prossimo 16 ottobre alle 17.30 presso l’aula magna dell’Università Politecnica delle Marche ad Ancona, il cardinale Bassetti, presidente della Cei ma anche arcivescovo di Perugia. chiuderà l’anno francescano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X