Alluvione di Senigallia,
il processo inizia con un rinvio

ANCONA - A causa del rinnovo del collegio giudicante, nel procedimento previsto questa mattina non si è discusso praticamente nulla. La trattazione inizierà il primo dicembre, quasi un anno dopo la fine dell'udienza preliminare

L’alluvione del maggio 2014

 

Inizia con un rinvio secco il processo per l’alluvione di Senigallia. A causa del rinnovo del collegio giudicante, questa mattina si è proceduto essenzialmente alla registrazione della presenza degli avvocati e a rinviare il procedimento al primo dicembre. Si è inoltre stabilito di effettuare un’udienza a settimana per poter arrivare a sentenza in tempi celeri, come chiesto dalle difese e dagli avvocati delle parti civili. Le questioni preliminari, dunque, verranno trattate tra poco meno di due mesi, a quasi un anno dalla fine dell’udienza preliminare in cui il gup Francesca De Palma ha deciso di rinviare a giudizio gli otto imputati. Tra questi ci sono gli ex sindaci Maurizio Mangialardi e Luana Angeloni. Il cambio collegio è stato  deciso dopo l’astensione presentata da un giudice, parte offesa nella vicenda finita in tribunale e riguardante il disastro avvenuto nel maggio 2004, quando in città si riversò un fiume d’acqua e fango. Gli imputati sono otto. Le parti civili circa 400. Tra queste, il Comune di Senigallia, feriti, familiari delle vittime (furono tre i morti), persone che hanno subito danni alle attività commerciali o alle loro abitazioni. Le accuse, a vario titolo: omicidio colposo plurimo, inondazione colposa, abuso di ufficio, omissione di atti d’ufficio e falso ideologico.

Alluvione di Senigallia, 8 a processo C’è anche il sindaco Mangialardi

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