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“Gli animali balneari” e la magia dell’arte
nella Grotta azzurra del Passetto

ANCONA – Un tuffo stupefacente nell’opera realizzata da Andre The Spider in una delle più note tra le circa 400 cavità scavate nella marna della falesia tra il colle Cardeto e il litorale del rione di Pietralacroce

 

di Giampaolo Milzi

Andre The Spider, “Gli animali balneari” e la Grotta Azzurra dell’area del Passetto di Ancona. Non è la sintesi di presentazione di una favola. Ma della realtà magica e generosa di forti suggestioni che si è materializzata, seducendo occhi e anime dei visitatori, in una delle più note tra le circa 400 cavità scavate per la stragrande maggioranza nella marna della lunga falesia che si tuffa dal colle Cardeto nel litorale fino al rione di Pietralacroce. Ebbene, “Animali balneari”, il progetto artistico realizzato la scorsa estate dall’estroso, sperimentale pittore Andre The Spider, attivo da tanti anni ad Ancona, è un’opera monumentale dentro quello che a ben ragione può essere considerato una specie di monumento, il Passetto appunto. Figure antropomorfe e zoomorfe dall’irresistibile fascino affollano le pareti interne di un vasto antro roccioso parte di quella – che volendo essere precisi – è una delle due grotte della zona ad incavo della porzione di falesia solcata dallo stradello che scende dai giardinetti della parte alta di via Panoramica. Quella aperta, da una vita abbandonata, accanto all’altra adiacente chiusa. Una tappa in questo sito straordinario (profondità di 5 metri e mezzo, ampiezza e altezza massima 3 metri circa) è davvero d’obbligo.

Non solo le pareti, ma anche la volta, brillano totalmente di un intenso color turchese, che si riflette, cangiante, nel blu dell’acqua sottostante. La fauna ittica dipinta in bianco e nero da Andre The Spider è un mix creativo dove si perdono i confini fra il realistico e il fantastico. Seppie giganti, cicale di mare (in vernacolo anconetano le succulente “nocchie”), murene ci riportano un po’ alla realtà, spiccando sulla parete di destra. Un realismo “sui generis”, perché nell’osservare, la mente si riempie di rimandi a specie magari estinte nella preistoria, o mutanti. La mente vola ad archetipi espressivi antichissimi, oppure futuristici, nell’ammirare altre creature marine piacevolmente inquietanti. E questo ossimoro ci sta tutto. Perché anche i quattro personaggi che sembrano voler uscire dal fondo più oscuro di questo ambiente semi-undergound, di umano hanno ben poco, quasi fantascientifici.

L’immaginazione vola, ci piace pensare che siano vivi, che abbiano deciso di scegliere come loro tana questa grotta dopo essere arrivati da un altro pianeta. Chi entra, rinfrescato dall’acqua, si ritrova in un’atmosfera dove i soggetti raffigurati paiono impegnati in una sorta di processione liturgica. Un’atmosfera da incantesimo, dove lo stile dinamico dell’artista flirta con un approccio che pare fissare il tutto in un attimo non più fuggente. Dinamismo statico, un altro ossimoro. Nel soffitto, pure dipinto, ecco delle stelle, che fanno brillare tutta la creazione pittorica. Quelle stelle, secondo alcuni dei tanti grottaroli e frequentatori della zona che le hanno viste, rispecchiano le vere costellazioni presenti nello spicchio di cielo sopra la grotta. E “Gli animali balneari” della grotta ora davvero azzurra e turchese, fanno discutere, riflettere, sognare. “E’ un po’ la Cappella Sistina de nialtri”, ha azzardato qualcuno compiaciuto.

Un incantesimo, quello regalato ad Ancona da The Spider, frutto di un lavoro intenso, agevolato dall’uso di una impalcatura. Un lavoro la cui parte preliminare è stata la pulizia dell’estemporaneo “atelier roccioso”, da troppi anni ridotto a una sorta di discarica. E chi assisteva a volte ha dato una mano per riportar su per lo stradello della Panoramica rifiuti e immondizie varie.

Un progetto artistico, ma non solo. Le risposte che abbiamo raccolto, a proposito di “Animali balneari” sono un po’ un coro. Un progetto che ha usato l’arte per riqualificare (e il termine è riduttivo) uno spicchio di territorio. Che per fortuna fa parte di una zona, quella delle Grotte del Passetto, che da qualche anno, grazie ai grottaroli e agli interventi di servizio e manutenzione dell’Amministrazione comunale, è via via in fase di crescente, piena valorizzazione. In definitiva, la nuova Grotta Azzurra firmata da The Spider – che ha ospitato performance ed eventi – esalta ancora di più lo straordinario patrimonio di architettura spontanea e di alta valenza sociale e culturale delle grotte. Grotte, va ricordato, oggetto di saggi e pubblicazioni, e finalmente meta di qualche turista. Dalla loro comparsa a fine Ottocento fino agli anni ’60 del Novecento sono state usate soprattutto, e in parte ciò accade ancora, come rimessaggi per le barche dei pescatori e le loro attrezzature. Una forma di architettura spontanea e variopinta, forgiata col sudore dall’azione umana, scavando nella pietra, ma non solo. Di fronte, appassionati artigiani, hanno realizzato passaggi, piccoli scali, comodi percorsi protetti per tuffarsi in mare. Uno scenario da cartolina, ora con una inimitabile cartolina in più, quella de “Gli animali balneari”. Uno scenario sempre più pop per i bagnanti, ai piedi del centrale quartiere Adriatico, che continua a testimoniare il rapporto d’amore strettissimo che da sempre lega la popolazione anconetana, la città dorica e il mare.

 

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