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“La scuola non si chiude”
Striscioni e flash mob di protesta

ANCONA - Il Comitato 'Priorità alla scuola' stamattina ne ha esposto uno vicino al palazzo della Regione Marche. «In alcuni istituti, come ad esempio al Savoia Benincasa, devono ancora essere nominati docenti, anche per materie di indirizzo» viene ricordato

Lo striscione del Comitato ‘Priorità alla scuola’ di Ancona

 

Continua anche la campagna social di solidarietà  in tutta Italia con studenti, docenti e famiglie campane #lascuolanonsichiude Dopo l’immediata mobilitazione cominciata venerdì mattina in seguito all’ordinanza di chiusura delle scuole in Campania, il Comitato “Priorità alla Scuola” organizza per lunedì 19 ottobre presìdi e flashmob in 13 città di 10 regioni italiane. I presìdi si terranno davanti alle sedi delle Regioni o delle prefetture per ribadire la contrarietà alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e il ricorso alla didattica a distanza che non può essere la soluzione per problemi – dai trasporti alla gestione sanitaria – per i quali occorre trovare alternative che non ne scarichino il peso su studenti e famiglie.

Il Comitato di Ancona “Priorità alla Scuola” ha esposto uno striscione sotto la Regione Marche per ribadire che servono investimenti sui mezzi di trasporto e soprattutto più personale docente e Ata. «In alcune scuole secondarie di secondo grado, come ad esempio al Savoia Benincasa, devono ancora essere nominati docenti, anche per materie di indirizzo. Senza un potenziamento del personale sarà impensabile, infatti, adottare una didattica a turni come prevede il nuovo Dpcm. – esordisce una nota stampa del comitato “Priorità alla Scuola” di Ancona – Chiediamo, pertanto, al neo governatore Francesco Acquaroli un incontro a breve per poter discutere delle attuali criticità e per trovare alternative alle ipotesi di chiusura. Il Comitato fa inoltre presente che, in questo momento, le scuole sono sicure, luoghi di monitoraggio e prevenzione per milioni di persone altrimenti fuori controllo. È necessario, tuttavia, rendere disponibili tamponi rapidi, soprattutto per il personale scolastico e per la popolazione studentesca, per ridurre i tempi di attesa del tampone e scongiurare che personale o alunni eventualmente positivi circolino prima di conoscerne l’esito».

Con queste mobilitazioni il comitato vuole dare solidarietà agli studenti e alle famiglie campane e ribadire ancora una volta che il diritto all’istruzione in presenza deve essere garantito a tutti e uniformemente su tutto il territorio nazionale perché un diritto o è di tutti o si trasforma in privilegio. «Il Comitato chiede di potenziare il trasporto pubblico e i servizi diagnostici, in modo che gli studenti e i lavoratori della scuola possano accedere rapidamente ai tamponi. – chiude il comunicato – Continua anche la campagna di comunicazione sui social media, lanciata con l’hashtag #lascuolanonsichiude. È stato chiesto alle persone di fotografarsi con il cartello “La scuola non si chiude, né in Campania né altrove”. Molte foto della nostra campagna social sono già diventate simbolo della mobilitazione e della desolazione provocata dalla decisione del governatore della Campania. La chiusura delle scuole, e il passaggio alla Didattica a Distanza, sarebbe accettabile solo in caso di un lockdown totale di tutto il Paese: in questo e solo in questo caso “Priorità alla Scuola” la accetterà. Questa volta, la scuola sia l’ultima a chiudere».

Lo striscione del Comitato ‘Priorità alla scuola’ di Ancona postato sotto il palazzo della Regione Marche

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