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Torna a nuotare libera in mare
la tartaruga Alessandra
salvata nel porto di Ancona

RICCIONE – Recuperata dalla Capitaneria di Porto lo scorso 8 ottobre, era stata consegnata alle cure dei veterinari della Fondazione Cetacea onlus. Oggi è stata rilasciata al largo della costa romagnola

I volontari della Fondazione Cetacea di Riccione liberano in mare le tartarughe Alessandra e Giuseppe, curate dai veterinari della onlus (foto @alemazzz)

 

 

E’ tornata a nuotare libera, nel mare aperto, la tartaruga recuperata lo scorso 8 ottobre al porto di Ancona. Gli attivisti della Fondazione Cetacea di Riccione che in queste settimane l’hanno curata, oggi l’hanno rilasciata al largo della costa romagnola insieme ad un altro esemplare di Caretta caretta. La storia di Alessandra (questo il nome della tartaruga) è quasi un romanzo. «Alessandra è una delle “mascotte” del Centro ed è stata adottata da decine di “genitori a distanza”- raccontano in un lungo post pubblicato sui social media i volontari della Fondazione Cetacea onlus – ricoverata per oltre due anni al nostro Centro (era arrivata anche lei dal ferrarese l’11 agosto del 2018, recuperata sempre dai volontari in loco) con un grave sfondamento del cranio, del carapace e con un amo nell’esofago, dopo cure specialistiche molto avanzate e tantissima fisioterapia era stata rilasciata il 22 settembre scorso in mare a Pesaro dopo un breve ma risolutivo periodo nella caletta per la riabilitazione allestita nella città marchigiana. Alessandra si era allontanata con lentezza ma decisione e speravamo di non vederla più fino a che l’8 di ottobre siamo stati contattati dalla Capitaneria di Porto di Ancona: Alessandra era stata recuperata da alcuni diportisti».

I veterinari della Fondazione di Riccione che l’hanno visitata dopo il suo ritorno al Centro «hanno potuto constatare ulteriori miglioramenti in mare: da qui la decisione di rilasciarla di nuovo, per non rischiare che un altro inverno in vasca compromettesse i risultati raggiunti. – raccontano ancora dalla onlus – Vista la delicatezza della situazione abbiamo deciso di non divulgare informazioni prima di aver deciso come procedere, e oggi siamo felici di potervi dire che Alessandra nuota di nuovo placidamente nelle acque al largo di Rimini, e che speriamo non abbia mai più bisogno di noi». Alessandra e l’altra tartaruga (dal nome di Giuseppe) curata e rilasciata sono state portate a oltre sette miglia dalla costa a poca distanza dalle piattaforme «dove troveranno tanto pesce di cui nutrirsi» assicurano gli esperti della Fondazione Cetacea.

Tartaruga “Caretta Caretta” salvata al porto di Ancona

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