Nella giornata festiva dell’Immacolata sono rimasti aperti molti punti vendita e negozi dell’area commerciale della Baraccola di Ancona e dell’Aspio, mentre hanno abbassato le serrande quelli dei centri e dei parchi commerciali di Osimo (Cargo Pier) e Camerano (Grotte Center), fatta eccezione per l’Ikea e altri store come Pittarello, Toys Center, o Trony che non rientrano nelle categorie incluse nei divieti del nuovo Dpcm.
«Cambiano le regole con il Dpcm dello scorso 3 dicembre, il quale permette ai negozi di rimanere aperti fino alle 21 la domenica e nei giorni festivi come, in questo caso, il ponte dell’Immacolata, lasciando però chiusi i centri, parchi o gallerie commerciali sia nei prefestivi che nelle giornate di festa. Ciò significa 20 giorni di chiusura su 35, una scelta che mette in ginocchio centinaia di imprenditori di Centri, Parchi e gallerie commerciali.- ricorda un comunicato delle Liste civiche Osimo – In un momento cosi difficile in termini sanitari, sociali ed economici, quella boccata di ossigeno tanto agognata delle giornate lavorative del periodo natalizio e che valgono la metà di un’intera stagione, diventa una apnea , … e la rabbia dei commercianti sale se poi la regola non vale per tutti!
Due pesi, due misure: commercianti che inermi stanno a guardare i loro competitori che, a pochi metri di distanza, rientrano nel folle decreto e possono restare aperti, con decine di persone in fila in attesa del loro turno per entrare. E alloro ti chiedi perché un grande supermercato con una superficie di centinaia di mq, sito dentro un centro commerciale può restare aperto , mentre altri negozi anche di piccole metrature, devono restare chiusi? Perché un grande rivenditore di elettronica sito dentro un parco commerciale con entrata indipendente esterna deve restare chiuso quando a pochi metri un suo competitori di uguale dimensioni resta aperto?»
Ritenendo che molti negozianti siano penalizzati, i movimenti civici di Osimo pur considerando prioritaria la sicurezza sanitaria, chiedono il governo «a pari opportunità, debba garantire a tutti di poter lavorare, consapevoli della delicata situazione, con l’obbligo del distanziamento, con il pieno rispetto delle regole, altrimenti parliamo di disparità e non di tutela sanitaria. Noi delle liste civiche ci impegneremo e lotteremo al fianco di questi commercianti ingiustamente penalizzati. Chiederemo al Comune di Osimo e alla Regione Marche di adoperarsi affinché si possa trovare un immediato rimedio a questa gravosa situazione».
Centri e parchi commerciali chiusi: blitz della Polizia locale al Cargo Pier