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Nell’anno terribile del Covid
‘Marche Teatro’
chiude il bilancio in pareggio

ANCONA - Nonostante la chiusura del palcoscenico per mesi, la cancellazione di 109 spettacoli programmati e i ricavi da bigliettazione ridotti, è stato salvaguardato il più possibile il lavoro. Gli elementi impiegati anche nelle nuove sperimentazioni sono stati 174 con una diminuzione solo del 7% rispetto al 2019 mentre le giornate lavorative effettuate sono state 14.585 (-23%)

Velia Papa

 

 

Il consiglio di amministrazione di Marche Teatro, ha preso atto con soddisfazione della relazione del direttore Velia Papa sull’andamento dell’attività nel 2020, anno difficilissimo per la vita dei teatri italiani. Bilancio in pareggio quello del 2020, un risultato del resto scontato nella vita di Marche Teatro che, nato nel 2014, ha chiuso in pareggio tutti i bilanci degli anni precedenti, grazie alla virtuosa gestione. Il positivo riconoscimento – fa sapere una nota di Marche Teatro – è stato soprattutto verso la tenuta dell’attività nonostante la chiusura dei teatri dallo scorso 26 febbraio, salvo la breve parentesi estiva, da giugno a settembre con apertura a capienza ridotta. Parlano i numeri. Nell’annus horribilis Marche Teatro ha registrato: 368 giornate di apertura delle sale, 138 recite di produzione e coproduzione che hanno totalizzato 21.247 presenze paganti. Mentre le recite effettuate dalle compagnie ospitate nei propri teatri sono state 57 portando ad un totale di 195 recite realizzate. Risultati positivi anche sul tema dell’occupazione che Marche Teatro ha cercato di salvaguardare il più possibile. La flessione lavorativa è stata infatti contenuta. Gli elementi impiegati sono stati 174 con una diminuzione solo del 7% rispetto al 2019, mentre le giornate lavorative effettuate sono state 14.585, in diminuzione del 23%.

Mascino, Timi e Piccioni

Questi risultati più che apprezzabili sono stati conseguiti anche se Marche Teatro ha dovuto cancellare 109 spettacoli programmati nelle tournée nazionali e straniere e abbia registrato un meno 63% degli incassi da recite di produzione. «A fronte degli impedimenti normativi Marche Teatro ha puntato sulla creatività e sull’innovazione come nel caso dello spettacolo – sottolinea il comunicato- L’attore nella casa di cristallo scritto e diretto, da Marco Baliani con cui è stato riaperto il teatro, dopo i lunghi mesi di lockdown totale, il 15 giugno scorso, nella piazza antistante il Teatro delle Muse con attori rinchiusi in grandi cubi trasparenti. Una nuova area di esplorazione artistica tra teatro e cinema è stata avviata con la produzione dello spettacolo Promenade de santé_Passeggiata di salute di Nicolas Bedos con Lucia Mascino e Filippo Timi, con la regia affidata al regista cinematografico Giuseppe Piccioni che ha contemporaneamente iniziato a girare un documentario sull’esperienza di produzione teatrale, sviluppata, tra Roma e Ancona, nel periodo giugno-settembre».

la platea del teatro delle Muse, prima dell’avvento della pandemia

Dalla pluriennale collaborazione con la compagnia Carrozzeria Orfeo Marche Teatro ha prodotto in luglio il nuovo spettacolo Miracoli Metropolitani scritto da Gabriele Di Luca che ha potuto debuttare al Napoli Teatro Festival Italia lo scorso luglio e il concorso di scrittura creativa Prove Generali di solitudine insieme ad altri prestigiosi partner. Sono anche state esplorate forme diverse di contatto con il pubblico utilizzando un mezzo quasi arcaico come il telefono con il progetto Consulti Poetici che, nei mesi di marzo e aprile, ha permesso agli attori di entrare nelle case e dialogare con il pubblico attraverso la parola poetica di grandi autori. Il Teatro delle Marche è stato anche tra i primi a dotarsi «di mezzi e risorse umane per utilizzare e sperimentare soluzioni digitali di produzione e trasmissione dello spettacolo su schermo – ricorda la nota – dando vita anche ad originali esperienze di live streaming come quella del 22 novembre scorso in cui il danzatore e coreografo Nicola Galli si è esibito sul palcoscenico del Teatro delle Muse, in diretta e in simultanea, con la danzatrice Hemabharati Palani, dal palcoscenico del Centro Attakkalari di Bangalore (India), interpretando, ciascuno con il proprio stile, gli stessi brani musicali. Altre esperienze di live streaming negli ambiti anche della danza e del circo contemporaneo sono state sperimentate a teatro chiuso nel periodo della seconda ondata pandemica».

Estate 2020, l’attore della casa di cristallo davanti al teatro delle Muse

In questo ambito MT spazio online ha raccolto esperienze video e digitali che hanno permesso di vedere l’opera di artisti con cui Marche Teatro collabora (Geraldine Pilgrim, Pete Brooks della compagnia Imitating the Dog, Albert Vidal, Luca Silvestrini, Peeping Tom) e rivedere spettacoli memorabili come Sei personaggi in cerca d’autore ed Enrico IV entrambi diretti da Carlo Cecchi e prodotti negli anni precedenti dal teatro marchigiano, ma anche il documentario diretto da Angelo Loy sull’esperienza produttiva Paragoghé (depistaggi) diretta da Marco Baliani andata in scena all’interno del Tribunale di Ancona. «Marche Teatro non si è mai arreso  – chiude il comunicato ufficiale – dimostrando di saper reagire positivamente alle non poche difficoltà che hanno caratterizzato 2020. Anche quando non restava che una mesta chiusura Marche Teatro ha dato prova di vitalità cercando nuove soluzioni impegnando le sue maestranze nell’ apertura, nel mese di dicembre, di uno showroom (Museshop) dove il pubblico ha potuto ritrovare nei manufatti esposti o in vendita frammenti di scene, materiali, stoffe, foto, bozzetti, libri che hanno caratterizzato, negli anni, la produzione del teatro di Ancona. Marche Teatro ha infine chiuso il 2020 con il riallestimento al Teatro delle Muse di una delle sue produzioni migliori: La Scuola delle Mogli di Molière diretta da Arturo Cirillo, anche protagonista, in occasione della registrazione di Rai5, che verrà trasmessa in prima serata sabato 27 febbraio prossimo».

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