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Covid, contagiato il sindaco di Jesi:
«E’ toccato anche a me ma sto bene»

EMERGENZA - Massimo Bacci l'ha comunicato ai concittadini con un breve messaggio social dicendosi «sempre più convinto dell’opportunità della decisione assunta» di far entrare la città in zona arancione già da ieri «con misure più stringenti per contenere questo subdolo contagio». L'ordinanza sindacale è stata adeguata alle disposizioni regionali, oggi sul territorio comunale registrati 343 casi positivi e 833 persone in quarantena,

Il sindaco Massimo Bacci

 

«E’ toccato anche a me. Alla fine il focolaio sviluppatosi in Comune è arrivato anche a me. Malgrado sia stato estremamente scrupoloso, sono infatti risultato positivo al tampone, al pari di alcuni mei collaboratori. Sto abbastanza bene e continuerò il mio lavoro da casa. Resto sempre più convinto dell’opportunità della decisione assunta con misure più stringenti per contenere questo subdolo contagio. E rinnovo l’invito a tutti per la massima attenzione e collaborazione». Massimo Bacci ha scelto un modo diretto stamattina, un breve messaggio social, per comunicare ai concittadini di essere stato contagiato dal Covid 19, ricevendo come feedback tante parole di incoraggiamento per una pronta guarigione. Rassicura tutti sul suo stato di salute il sindaco di Jesi, città entrata da ieri in fascia arancione per l’ordinanza sindacale firmata sabato scorso che ha esteso i divieti rispetto alla zona gialla nella quale era confinata  la provincia di Ancona.

L’ordinanza del sindaco Bacci, con validità di una settimana, ora sarà  adeguata nei tempi di scadenza e nelle misure più restrittive per scuole e parchi ai contenuti di quella firmata ieri dal governatore delle Marche che ha introdotto le micro-zone arancioni per le città dell’Anconetano dove sono stati registrati più contagi. La città di Federico II, in particolare, è passata da 219 a 372 casi postivi nelle ultime tre settimane, Oggi i dati della Regione segnalano 343 casi di contagio e 833 persone in quarantena.

MODIFICATA L’ORDINANZA SINDACALE – Marceranno in parallelo l’ordinanza del presidente della Regione Marche che dispone, a partire da oggi, la zona arancione per Jesi ed altri 19 Comuni della provincia, e quella del sindaco che prevede ulteriori restrizioni nella nostra città. Massimo Bacci ha infatti firmato la nuova ordinanza che recepisce il provvedimento regionale anche nella durata (fino a sabato 27, anziché fino a domenica 28) con le limitazioni previste a livello nazionale per la zona arancione, prevedendo in aggiunta la sospensione dell’attività scolastica in presenza per medie e superiori e il divieto di stazionamento in parchi e campi polivalenti.

«In questi ultimi casi è consentito – specifica una nota del Comune di Jesi – da un lato l’attraversamento e dall’altro l’utilizzo da parte di associazioni sportive per attività nel rigoroso rispetto dei protocolli nonché l’attività motoria individuale o con i congiunti. Le disposizioni sulle attività di bar e ristorazione, consentite solo per asporto e consegna a domicilio, rientrano dunque all’interno dell’ordinanza regionale che ha efficacia fino a sabato prossimo, salvo eventuali proroghe laddove la situazione pandemica non accennasse ad un rallentamento. A partire da oggi è vietato anche lo spostamento fuori dei confini comunali, tranne che per motivi di lavoro, salute e necessità, con autodichiarazione al seguito. L’Amministrazione comunale, anche alla luce dell’impennata di nuovi casi, raccomanda la popolazione alla massima attenzione, evitando assembramenti e rispettando rigorosamente i protocolli sanitari».

(ultimo aggiornamento alle ore 11.40)

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