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Osimo, cimiteri al collasso:
esauriti loculi e ossari

EMERGENZA tombe nell’area cimiteriale del Maggiore e di via San Giovanni, in sofferenza quella frazionale di San Biagio. Procede a rilento anche la programmazione delle estumulazioni. Nel nuovo bilancio comunale stanziati 500mila euro per la realizzazione di nuovi manufatti

Un’ala del cimitero maggiore di Osimo (foto d’archivio)

 

 

Osimo, il cimitero Maggiore e quello di San Giovanni sono vicini al collasso. Da tempo sono esauriti loculi, ossari e tombe a terra e molte salme vengono trasferite in via temporeanea negli altri 5 cimiteri del territorio comunale. Ma anche quello  della frazione di San Biagio entro l’anno rischia di vedere assottigliata la sua capacità di ricevere nuove tumulazioni. Ad aggravare una situazione limite che perdura da almeno un biennio, è stato in parte anche il maggior numero di decessi registrato nell’anno della pandemia, come è accaduto in molte altre realtà italiane. Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, elaborati l’anno scorso su un campione di 7.903 Comuni, Osimo ha registrato un incremento percentuale complessivo del 14,4% di decessi, ad esempio solo nel mese di settembre 2020 rispetto alla media dei morti registrata in città nello stesso periodo dei 5 anni precedenti (2015-2019).

Osimo, il cimitero di San Giovanni (foto d’archivio)

Per tamponare il problema-sepolture, l’Amministrazione comunale quest’anno ha stanziato 500mila euro nel nuovo bilancio di previsione che andrà al voto del Consiglio comunale entro il prossimo mese di aprile. L’investimento di spesa permetterà di realizzare ulteriori manufatti, nuovi colombari e ossari, nelle aree cimiteriali cittadine (Maggiore e San Giovanni) e in quella frazionale di San Biagio.  «Siamo consapevoli della situazione e chiedo ancora un po’ di pazienza – commenta il sindaco Simone Pugnaloni – Una volta approvato il bilancio comunale e aggiudicati i lavori le opere potrebbero essere pronte già per l’autunno di quest’anno, tra settembre e ottobre».

Osimo, il cimitero frazionale di San Biagio (foto d’archivio)

Una situazione di stallo  che blocca  inoltre la programmazione delle estumulazioni dei resti mortali previste allo scadere del tempo legale di sepoltura (30 anni per i loculi). Al cimitero Maggiore sono ancora ‘in lista d’attesa’ le bare risalenti agli anni Ottanta del secolo scorso che, nel passaggio successivo, dovrebbero trovare posto negli ossari, al momento inesistenti. Insomma un circolo vizioso che spesso nel momento del dolore, quello del lutto, costringe le famiglie dei defunti a ripiegare su soluzioni alternative come la custodia a casa delle ceneri del proprio caro  o la tumulazione delle bare in loculi reperiti in via transitoria in altri campi santi. Chi opta in seguito per il trasferimento della bara in un altro luogo sacro, dovrà tener conto della doppia spesa per la tumulazione/estumulazione. A tutto questo si aggiunge l’assenza ad Osimo di un obitorio comunale che, a differenza delle case del commiato private, potrebbe mettere a deposito le salme per tempi più lunghi. Quello dell’ospedale, ormai da anni è accessibile solo ai feretri di pazienti deceduti nella struttura sanitaria.

Tante opere strategiche nel biennio per far crescere e migliorare la città

Cimiteri di via San Giovanni e nella frazione di San Biagio, realizzati nuovi ossari

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