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Via libera alla legge
sulle start up innovative

LEGGE - C'è l'ok della Commissione Sviluppo economico alla bozza normativa che prevede misure di supporto alle nuove progettualità in fase di avvio ma anche di rafforzamento dell’ecosistema innovativo esistente

La Commissione Sviluppo economico, presieduta da Andrea Putzu (FdI), ha dato il via libera a maggioranza (astenuto il Pd) alla proposta di legge, ad iniziativa della Giunta regionale, in materia di sviluppo della comunità delle start up innovative, di cui sono relatori i consiglieri Marco Ausili (FdI) per la maggioranza, e Manuela Bora (Pd) per la minoranza.

La legge si pone l’obiettivo di sostenere l’avvio delle nuove progettualità e l’imprenditoria emergente ad elevato potenziale digitale, ma anche quello di rafforzare l’ecosistema innovativo regionale già esistente, dando visibilità all’intera comunità degli incubatori e acceleratori e promuovendo la struttura di rete. Incentivazione della ricerca nel settore digitale, attrazione delle start up di successo da altre regioni, sviluppo della digitalizzazione in diversi ambiti e creazione di nuove opportunità di lavoro sono gli ulteriori capisaldi della legge. La legge è stata integrata da due emendamenti, condivisi dalle forze politiche, indirizzati, il primo a riconoscere le associazioni di categoria tra i soggetti che possono promuovere nuove progettualità ed iniziative di formazione manageriale, il secondo a sostenere le start up nella partecipazione ad eventi internazionali, al fine di promuoverne l’espansione su mercati esteri.

Il presidente della Commissione Andrea Putzu (FdI) si è detto “soddisfatto per l’approvazione della pdl che rappresenta un segnale importante per i giovani marchigiani che intendono investire in questo ambito, anche in funzione della loro permanenza lavorativa e imprenditoriale nella regione”. Per il relatore di maggioranza Marco Ausili (FdI) si tratta di “un importante passo avanti per la nascita, lo sviluppo e la messa in rete di start up, per attrarne da altri territori e per sostenere gli incubatori e acceleratori di imprese”. “Proprio per l’importanza della proposta – prosegue Ausili – volta a offrire opportunità di lavoro nel territorio ai nostri giovani, a promuovere processi di ricambio e rigenerazione in chiave innovativa dell’imprenditoria regionale, auspichiamo la massima convergenza di tutte le forze politiche in occasione del prossimo voto in Aula”. Per Manuela Bora (Pd), relatrice di minoranza sul provvedimento, “il nostro voto di astensione espresso in Commissione rappresenta un atto di fiducia nei confronti della maggioranza, affinché, al momento del passaggio in Aula, la legge possa essere decisamente migliorata”.

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