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Addio al giudice Luigi Di Murro,
guidò anche la Corte dei Conti
per l’Emilia Romagna

LUTTO - Originario di Jesi, si è spento oggi all'età di 76 anni. Lasciata la magistratura dopo aver ricoperto anche la carica di presidente di Sezione della Commissione tributaria regionale, si era dedicato allo studio dei monumenti di Ancona e nel 1993 si era candidato a sindaco della città. Il cordoglio dell’Accademia Marchigiana di Logica Giuridica

Luigi Di Murro

Si è spento oggi, improvvisamente, il professor Luigi Di Murro, Aveva  76 anni, era jesino di nascita, anconetano di adozione, ed è stato tra le personalità più in vista nel panorama giuridico-culturale degli ultimi 50 anni del capoluogo di regione. A comunicare la scomparsa sono stati i colleghi dell’Accademia Marchigiana di Logica Giuridica che si sono stretti con affetto attorno alle figlie Teresa e Caterina. Magistrato contabile e tributario sino all’anno 2016, tra gli altri, ha rivestito i ruoli di presidente di Sezione della Commissione tributaria regionale di Ancona e di presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per l’Emilia-Romagna. Dall’anno 2003 era direttore responsabile della Rivista “Orientamenti di giurisprudenza Marchigiana”, edita dall’Ordine degli Avvocati di Ancona, e dall’anno 1999, di fondazione, era il presidente dell’Accademia Marchigiana di Logica Giuridica. Membro del Lions Club Ancona Colle Guasco, di cui ha rivestito la carica di presidente, nel corso della sua carriera è stato anche presidente del Collegio dei revisori dell’Università Politecnica per le Marche e garante del contribuente presso l’Agenzia delle Entrate per le Marche. Negli ultimi tempi, lasciata la Magistratura, si era dedicato allo studio della città di Ancona, dei suoi monumenti e dei suoi paesaggi. L’ultima sua opera è la raccolta di fotografie “Scoprire Ancona passeggiando” nella quale si era firmato “anconetano per scelta”. Nell’anno 1993 era stato candidato a sindaco della città di Ancona, giungendo al ballottaggio vinto da Renato Galeazzi, e due anni fa era rimasto duramente segnato dalla perdita, a seguito di malattia, della moglie Anna Maria Honorati, anch’essa personaggio di spicco dello scenario culturale anconetano.

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