Prosegue senza sosta il cammino di Elio Brusamento, 69 anni, l’alpino ed atleta padovano che sta girando l’Italia a piedi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia della Sclerosi Tuberosa e che venerdì scorso ha fatto tappa anche ad Osimo. E’ partito il 25 aprile 2019 da Trieste solamente uno zaino in spalla. Il viaggio dovrebbe concludersi a giugno a Udine. In questi giorni è stato ospite del convento di San Giuseppe ma ha già ripreso il viaggio e la sua missione che lo poterà in Emilia Romagna, Veneto e infine nel Friuli. Elio è portavoce dell’Associazione Sclerosi Tuberosa e ha deciso di fare il giro dell’Italia a piedi per far conoscere questa malattia coinvolgendo i sindaci delle varie città dove si è fermato durante il suo lungo percorso. Venerdì pomeriggio il sindaco Pugnaloni e l’assessore ai servizi sociali Paola Andreoni lo hanno accolto in piazza del Comune e poi, nei giardini di piazza Nuova, hanno incontrato il parroco del Duomo don Dino Cecconi e i referenti locali della Misericordia e dell’Associazione Sindrome Di Marfan.
«Ho chiesto a tutti i sindaci delle città dove mi sono fermato di aiutarmi a sensibilizzare la causa dell’associazione che si batte per i malati di sclerosi tuberosa, che purtroppo conosco da vicino. Abbiamo bisogno di incentivare la ricerca e raccogliere più fondi possibili – ha spiegato Elio – La sclerosi tuberosa colpisce 1 persona ogni 6000 e in Italia ne sono affette circa 10.000. La malattia porta alla formazione di tumori benigni che colpiscono organi diversi e presenta un’estrema variabilità di sintomi, tra i più diffusi l’epilessia, lesioni a pelle e organi interni e ritardi cognitivi». «Al momento – ha ricordato il sindaco Pugnaloni- non esiste una cura specifica e risolutiva e per questo serve finanziare la ricerca. Al signor Brusamento ho assicurato che il Comune di Osimo farà la sua parte e, a dicembre, quando avremo il plafond per i contributi da distribuire alle associazioni locali, ci ricorderemo anche dell’Associazione Sclerosi Tuberosa».
Gira l’Italia a piedi per far conoscere la sclerosi tuberosa
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