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«I Verdi? Atteggiamento estremista
e di chiusura mentale»

POLITICA - Così il consigliere regionale di Senigallia Luca Santarelli replica all'espulsione decisa dal partito del 'sole che ride'. «Non è mai mancato il mio impegno a favore della battaglie ecologiste»

Luca Santarelli

 

«Può un partito politico di buon senso rivendicare le mancate mozioni o interrogazioni ecologiste in questi sette mesi in cui l’Italia e tutto il mondo, stava combattendo con un emergenza sanitaria senza precedenti nella storia? In cui molte persone lottavano contro la morte? In cui il problema sanitario era, ed è ancora, la priorità? Con mio grande rammarico devo constatare che i Verdi delle Marche stanno dimostrando a tutti un atteggiamento di estremismo e di vera chiusura mentale. Il mio impegno però, nonostante il periodo emergenziale, a favore delle proposte ecologiste non è affatto mancato come è stato detto». Così il consigliere regionale di Senigallia Luca Santarelli sull’espulsione dal partito dei Verdi, annunciata lo scorso sabato dal coordinatore del partito ecologista Gianluca Carrabs. Santarelli, nelle vesti di consigliere, ricorda gli interventi prodotti all’interno dell’assise regionale, come la mozione sull’Area Marina Protetta del Conero, quella per favorire la riduzione delle plastiche in mare e sulle spiagge; e l’interrogazione sugli incentivi per la rimozione dell’amianto. «L’unica interrogazione richiesta dal partito, che ho ritenuto di procrastinare e proporla in un momento più consono – afferma Santarelli – è stata quella relativa alla morte di un lupo in montagna. Chiedo scusa al lupo ma, rispetto a quello che l’emergenza Covid19 richiedeva in quel momento, ho ritenuto prioritario dare la precedenza ad altre interrogazioni che coinvolgevano la salute dei cittadini e di assoluta priorità come, ad esempio, l’interrogazione n. 118 sulle cure domiciliari dei malati di Sars-cov2, la n. 7 sull’attivazione dei Covid Hotel e la mozione n. 38 sulla rimozione delle criticità dell’ospedale di Senigallia. Ho agito sempre secondo coscienza morale, nel rispetto degli interessi e del bene di tutti i cittadini marchigiani e non per interessi o meccanismi partitici. Non ho mai perso di vista il mio indirizzo politico ma sono altrettanto convinto che si debba lavorare sul dialogo. La mia non è una politica personalistica ma, al contrario, appoggia le buone proposte che vanno a favore di tutti i cittadini e di tutto il territorio regionale. Le mie esternazioni pubbliche sono sempre state a sostegno di ciò che pensavo meritasse attenzione, senza preconcetti, senza preoccuparmi da quale parte venissero le proposte. E così continuerò a fare perché ho comunque sempre agito nel rispetto del programma del mio partito». E infine:  «Sono per una opposizione aperta e costruttiva e non ottusa e denigratoria a prescindere. Se questo non è stato capito dal mio partito, che dimostra, in tal senso, un atteggiamento di chiusura mentale, me ne duole; ma sono sicuro che i miei elettori sapranno apprezzare questo atteggiamento perché comunque porterò avanti, al di là di un mero simbolo, le mie battaglie ecologiste ed ambientaliste su cui credo fortemente e per cui continuerò a lottare. Mi sono sempre confrontato con i Verdi, tanto che l’astensione in sede di voto per l’approvazione del bilancio regionale mi è stata chiesta espressamente e direttamente in occasione di un apposito incontro, dal tesoriere della Federazione Verdi Marche e, se sarà necessario, sarò disponibile a fornire la motivazione della richiesta».

Verdi, espulso Luca Santarelli: «Nessun impegno su lotte ecologiste»

 

 

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