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‘La stanza del figlio’,
l’Opm inaugura il locale
dove Nanni Moretti girò il film

ANCONA - In occasione del ventennale della pellicola Palma d’Oro al Festival di Cannes 2001, l’Ordine degli Psicologi ha realizzato nella sua sede uno spazio polivalente per gli iscritti e organizzato un webinar sul rapporto tra arte e cinema

Il taglio del nastro del locale dell’Opm, in via Calatafimi ad Ancona, dove furono girate scene del film ‘La stanza del figlio’ di Nanni Moretti

 

 

Inaugurato sabato mattina il nuovo locale della storica sede dell’Opm che venti anni fa aveva ospitato le riprese della famosa pellicola ‘La stanza del figlio’, ideata e diretta da Nanni Moretti. «Il nuovo locale sarà un valido strumento per convogliare nuove progettualità in cui cultura, cinema, teatro e arte possano incontrare la psicologia- spiega la presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche, Katia Marilungo – Il progetto è nato in epoca pre-covid per offrire agli iscritti la possibilità di usufruire di un locale polivalente della nostra sede ordinistica; dai webinar alla presentazione di libri, tutti gli eventi saranno dedicati al rapporto tra arte e psicologia, quindi al suo potere rigenerativo e terapeutico». In occasione della ricorrenza del ventennale del film ‘La stanza del figlio’, che valse al regista Moretti il premio della Palma d’oro al festival di Cannes nel 2001, l’Ordine degli psicologi ha organizzato un webinar dedicato al rapporto tra arte e cinema presieduto da Sergio Stagnitta, psicologo e psicoterapeuta fondatore del sito ‘Cinema e Psicologia’.

«È importante proporre agli iscritti una formazione anche in questo ambito; alla luce dell’enorme lavoro clinico e preventivo che gli psicologi stanno portano avanti con la pandemia, è fondamentale allargare visione e strumenti d’intervento – sostiene il coordinatore della commissione cultura dell’ordine Aquilino Calce – Per questo abbiamo coinvolto il collega Stagnitta che dal 2006 svolge laboratori esperienziali di gruppo e cinema, fermamente convinto della straordinaria peculiarità formativa e terapeutica propria del cinema».«Il cinema può essere utilizzato all’interno dei percorsi psicologici e psicoterapici come supporto agli interventi, molti professionisti della salute vi ricorrono. Vedere un film consente agli spettatori, quindi ai pazienti, di ottenere informazioni di natura molto diversa: linguistica, visuo-spaziale, interpersonale e intrapsichica, utilizzare più canali implementando il trattamento psicologico – spiega la consigliera Federica Guercio – ad esempio nel lavoro con i preadolescenti e adolescenti è fondamentale conoscere il linguaggio e la narrativa delle serie TV, che rappresentano al meglio il loro mondo e linguaggio». La consigliera Guercio prosegue considerando il cinema «un mezzo promozionale per la professione dello psicologo e per sensibilizzare l’utenza, grazie al suo ruolo di mediatore nella trasmissione di valori che potrebbero essere distorti o sottovalutati dallo spettatore, come ad esempio nei casi di violenza o promiscuità».

Curiosa la casualità che vede il protagonista del film, interpretato dallo stesso Nanni Moretti, vestire i panni dello psicologo psicoterapeuta proprio all’interno di quella che oggi è la sede di riferimento per gli oltre mille psicologi marchigiani. La scenografia venti anni fa venne affidata al famoso Giancarlo Basili, oggi impegnato sul set della fortunata fiction Rai ‘L’amica geniale’, tratta dall’omonima serie di romanzi di Elena Ferrante, in uscita il prossimo autunno. A Basili, ascolano d’origine e bolognese d’adozione, la scenografia de ‘La stanza del figlio’ era valsa nel 2001 la nomination al David di Donatello.«Siamo soddisfatti della grande partecipazione dei colleghi al webinar e trepidanti per far partire il prima possibile il nostro progetto che vedrà arte cinema, cultura e psicologia sempre più connesse» conclude la presidente Katia Marilungo.

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