Aggiornamento delle ore 18.30 – Sono rimaste ancora senza esito le ricerche del disperso sul Monte Conero e se entro la serata o la notte non si registreranno novità, in assenza di riscontri concreti, le operazioni saranno con molto probabilità interrotte e il dispositivo verrà chiuso. Il crinale del monte è stato perlustrato con accuratezza certosina anche oggi, sia con il supporto di droni dotati di termocamere, sia dalle squadre Saf dei vigili del fuoco e degli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico scesi in cordata nei punti della boscaglia impossibili da raggiungere a piedi perché a picco sul mare. Dopo due giorni di ricerche in condizioni climatiche insostenibili per il caldo, di ricognizioni aeree e di movimenti delle squadre a terra per i sentieri, dopo le indagini svolte capillarmente dai carabinieri (in assenza di denunce di scomparsa puntuali) nelle strutture ricettive della Riviera e su tutti i mezzi parcheggiati a valle e in cima al monte Conero, senza nuovi elementi la Prefettura di Ancona sembra propensa a fermare per domani l’imponente macchina di soccorsi, attiva da ieri alle 6.30 con battute di uomini e mezzi. Il posto avanzato di controllo dei vigili del fuoco resterà attivo ancora per questa notte. Nel frattempo stamattina l’Ufficio tecnico del Comune di Sirolo ha provveduto a ripristinare i cartelli di divieto di transito, danneggiati da ignoti al Passo del Lupo, scoperti ieri durante una ispezione dei luoghi.
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Proseguono senza sosta anche oggi le ricerche della persona che si presume sia scomparsa ieri all’alba su Monte Conero.
Un uomo, per ora senza identità, che alcuni giovani sul sentiero per le Due Sorelle avrebbero sentito gridare aiuto, prima delle 6.30 di ieri. La perlustrazione delle zone più impervie del promontorio, comprese tra il belvedere sud, il Passo del Lupo e la spiaggia delle Due Sorelle, sta proseguendo da questa mattina con le squadre Saf dei vigili e dei Cnsas-Soccorso Speleologico Marche in calata con corda. Per facilitare il movimento dei soccorritori, il sentiero 302 è chiuso sia dal cimitero di Sirolo che dalla chiesa di San Pietro al Monte. Ieri sera i droni dotati di termoscanner non hanno rilevato presenza umana. Dopo l’attivazione del piano provinciale per le persone scomparse a seguito della segnalazione degli escursionisti, la Prefettura di Ancona che sta coordinando gli interventi, oggi promeriggio farà il punto della situazione con tutti gli operatori presenti sul posto: vigili del fuoco, carabinieri, volontari del soccorso alpino, della protezione civile e agenti della polizia locale. Finora sono risultate negative tutte le verifiche fatte per arrivare all’identità di chi si sta cercando. Ieri sera negli alberghi della Riviera tutti gli ospiti sono rientrati per pernottare, nel sopralluogo sul parcheggio in cima al monte non è emersa la presenza di auto ‘dimenticate’ e soprattutto nessuno ha denunciato la scomparsa di una persona cara o di un amico.
Da quando riferisce una nota del Soccorso Alpino e Speleologico Marche, le urla dell’uomo ieri mattina «oltre le persone lungo il sentiero, le urla sono state udite sia dalla spiaggia che da un’ imbarcazione vicino alla costa. Raccolta la richiesta dalla centrale operativa, è stata allertata la squadra di Soccorso Alpino e Speleologico della provincia di Ancona che, insieme ad una squadra dei Vigili del Fuoco, hanno iniziato le ricerche del disperso». Ieri sul posto sono arrivati 2 elicotteri (Icaro 02 e Drago proveniente da Pescara) per dare un contributo all’individuazione del disperso dall’alto.«Nel pomeriggio di ieri sono giunte a supporto delle operazioni altre squadre del Soccorso Alpino e Speleologico della provincia di Macerata con l’ausilio di un drone,- prosegue la nota di Cnsas – ed il gruppo cinofili dei Vigili del fuoco. Anche i gruppi volontari della protezione civile di Ostra Vetere e Camerano hanno fornito assistenza con mezzi fuori strada per gli spostamenti delle squadre ed il gruppo Vigili del fuoco fluviale che ha recuperato le squadre alla base delle pareti rocciose che scendono fino al mare. Un complesso intervento dove la macchina dei soccorsi ha collaborato attraverso le singole specificità per ottenere un risultato per ora senza esito, ma con una consapevole volontà di aver dato il massimo impegno nella ricerca».
(in aggiornamento)
Disperso sul Monte Conero: la sorveglianza prosegue con i droni
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