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Ancona sempre più “incerottata”:
cadono mattoni da un cornicione,
transennata via Pizzecolli

POMERIGGIO movimentato con sopralluogo dei Vigili del fuoco, Polizia municipale, tecnici e assessore Stefano Foresi su un palazzo e una scalinata fatiscenti. L'inconveniente è arrivato dopo la chiusura di via della Loggia e purtroppo contribuirà a stravolgere la viabilità dell'intero quartiere Guasco

 

L’assessore Foresi con i vigili del fuoco in via Pizzecolli

di Gianpaolo Milzi

L’ennesimo angolo di Ancona antica al “pronto soccorso”, e stavolta il ferito grave ha perso pezzi proprio in una strada che ha prodotto immediatamente altrettanto gravi effetti collaterali per la viabilità generale del rione Guasco-San Pietro, cioé in via Pizzecolli, dato che già da giorni la ordinaria circolazione è stravolta per l’operatività del cantiere finalizzato alla ripavimentazione delle vicina e a quota più bassa via della Loggia.

L’assessore Foresi

Il patatrack oggi pomeriggio, poco prima delle 16, quando la polizia municipale ha ricevuto un’allarmata e allarmante telefonata in cui si avvertiva l’agente di turno che dal cornicione del tetto un palazzo piovevano al suolo mattoni e frammenti di materiale edilizio. Si tratta dell’edificio, non antico, che alcuni decenni fa ha ospitato parte della facoltà universitaria di Economia. Nel tratto di via Pizzecolli che congiunge piazza Del Gesù a piazza San Francesco alle Scale. Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco e della Polizia municipale. I primi all’inizio hanno chiuso l’accesso a tutta piazza Del Gesù, stendendo trasversalmente le strisce di plastica bianco-rosse poco dopo l’angolo con Palazzo Ferretti, sede del Museo Archeologico Nazionale delle Marche. Nel frattempo i vigili urbani, posizionati in piazza del Senato, hanno iniziato a deviare il traffico su per l’angusta via Pio II, che, costeggiando il sito archeologico con mosaici del “balneum” termale di epoca romana, sbuca in via Birarelli di fronte alla Chiesa di San Gregorio Armeno.

il cornicione del palazzo diroccato

Le forze di soccorso di hanno messo un po’ a localizzare la fonte del mezzo disastro. Esattamente tra il civico 66 e 68 di via Pizzecolli, appunto, sul lato sinistro scendendo. Desolante l’aspetto del cornicione del fabbricato al n. 68: praticamente diroccato e scheggiato lungo tutto il suo profilo, che a un certo punto svolta all’interno di 90°, seguendo l’andamento del tetto, e minacciando anche la strettissima scalinata (formalmente un tratto di una ventina di metri della stessa via Pizzecolli) di separazione dal palazzo adiacente, quello del civico 66. Il termine ‘minacciare’ non è esagerato, perché, dai primi accertamenti risulta che lungo la scalinata si apre un portone di un’ala con 4 appartamenti e altrettante famiglie. E quando poco dopo le 17 è arrivato sul posto – va riconosciuto, con solerzia encomiabile – anche l’assessore comunale alle Manutenzioni, Stefano Foresi, che ha preceduto di poco un mezzo municipale con un geometra e un altro collega, è stato il primo a sudare freddo e mettersi le mani nei capelli. Motivo? I vigili del fuoco, che hanno compiuto verifiche anche salendo per la scalinata tra i due numeri civici, si sono subito resi conto che sarebbe stato inutile qualsiasi intervento tampone.

Mezzo del Comune davanti al palazzo incidentato

«Il cornicione è quasi tutto disastrato, occorre un serio intervento di ripristino strutturale, che dovrà interessare anche alcune delle canalette per lo scorrimento dell’acqua che scendono lungo le due facciate ad angolo del palazzo», ha detto il caposquadra. E poi, un altro fattore a complicare ulteriormente la situazione. Non è ancora ufficiale, «ma pare proprio che il palazzo a rischio (quello al civico 68, disabitato da anni e dagli accessi spranganti, ndr.) sia di proprietà privata, e per giunta interessato da un procedimento fallimentare», ha detto Foresi. Ulteriori accertamenti sulle mappe catastali, già domani mattina, quando è previsto un nuovo sopralluogo dei tecnici comunali, dovrebbero costituire una sorta di prova del nove: quel palazzo fa parte di un più ampio complesso edilizio che include l’ex plurisecolare sede dell’Istituto scolastico privato Fermi; un complesso che era stato parecchi anni fa acquisito da una cordata di società immobiliari intenzionate a riconvertirlo in lussuosa oasi residenziale; impresa andata per aria in poco tempo, con seguente procedura fallimentare. In questi casi il possesso-proprietà del bene immobile passa sotto la competenza del giudice e del curatore fallimentare. E sarà difficile che, come prescrive la legge, siano – considerando anche i tempi molto lunghi della giustizia – gli uffici competenti della magistratura a farsi carico in prima battuta del necessario progetto e del costoso intervento di consolidamento e riparazione del cornicione.

La scalinata del civico 66

Se ne è reso conto lo stesso assessore Foresi, che ipotizza che sia l’Amministrazione comunale a risolvere il mega guaio e a garantire al più presto la sicurezza pubblica (per poi rivalersi per le spese inserendosi nella procedura fallimentare). Insomma, una domenica bestiale. Con i vigili del fuoco che, tolti i nastri in piazza Stracca, hanno posizionato delle transenne metalliche lungo via Pizzecolli, lasciando giusto un metro e mezzo di spazio libero per consentire il passaggio dei pedoni. Stesso intervento, ancora più difficoltoso, lungo la scalinata tra i civici 68 e 66, con l’aggiunta delle strisce di plastica che annunciano il pericolo, con poco più della metà dei gradini fruibili dalle famiglie residenti già citate. Domani su tutta questa aggrovigliata faccenda si saprà qualcosa di più. Ma certo è che, con via Pizzecolli (sebbene fosse già praticabile solo da veicoli autorizzati) off limits assieme a via della Loggia chissà per quanto tempo, tutta la viabilità del Guasco sarà ultra-stravolta. Con due strade antichissime, come via Pio II e via Birarelli, non certo adatte ad alti flussi veicolari, elevate ad arterie principali di collegamento del colle Guasco. Per i mezzi su gomma, si prospetta una sorta di gincana. E già oggi, prima dell’ennesimo patatrack di un’Ancona sempre più “incerottata”, residenti, visitatori e turisti hanno dovuto faticare non poco per orientarsi.

Il transennamento della scalinata

 

Debutta il cantiere di via della Loggia: viabilità rivoluzionata ma niente caos (Foto)

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