Banco Marchigiano, ok alla semestrale
«Utile netto di 6,2 milioni
Più che triplicato in un anno»

IL COMMENTO del dg dell'istituto Marco Moreschi: «Raccogliamo il frutto di anni di lavoro intenso e finalizzato a costruire una realtà regionale che oggi vanta performances e indicatori da indiscusso punto di riferimento per il territorio»

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Il dg Marco Moreschi

 

«Raccogliamo il frutto di anni di lavoro intenso e finalizzato a costruire una realtà regionale che oggi vanta performances e indicatori da indiscusso punto di riferimento per il territorio». Il dg Marco Moreschi è molto soddisfatto della semestrale appena approvata. Un utile netto pari a 6,2 milioni di euro (più che triplicando il risultato netto rilevato a giugno 2020), Npl Ratio netto al 2% e tutti i principali indicatori patrimoniali in crescita con 60 milioni di euro di nuovi mutui erogati. «Siamo una Banca che in quattro anni ha raddoppiato masse e sportelli e ridotto a meno di un terzo il credito non performing traguardando una semestrale 2021 da record», aggiunge il dg. Veniamo ai numeri dei risultati patrimoniali: il totale dei mezzi amministrati, ormai abbondantemente oltre il miliardo, segna un incremento del 7%, con la raccolta indiretta che cresce del 14,7% grazie al contributo della forte dinamica positiva del comparto gestito e assicurativo in crescita di oltre il 22,3%. Gli impieghi netti, pari a 549 milioni sono in crescita del 5,7%, e sono caratterizzati da una crescita sia della parte a vista dell’1,7% che della parte a scadenza del 6,2%; gli impieghi a scadenza, in particolare, hanno visto l’erogazione di 60 milioni di nuovi mutui. Armonica e decisa, pertanto, la crescita di tutte le componenti legate all’attività caratteristica. «Prosegue – spiega l’istituto – la politica estremamente rigorosa nella gestione dei crediti deteriorati: la percentuale di copertura di tutto il credito deteriorato è del 62,5%, con le sofferenze coperte all’83% e le inadempienze probabili al 41%. Su tale fronte si sottolinea l’ulteriore significativo sensibile miglioramento dell’indice Npl ratio: già sceso al 6,15% a dicembre 2020, è ulteriormente diminuito a 5,48%. Considerando l’Npl ratio netto, il valore tocca il 2,15%. Da evidenziare inoltre l’indicatore principe dello stato di salute del Banco sui crediti deteriorati, il Texas ratio, che si attesta al 32,5% tra le banche “best in class” del panorama nazionale». I principali risultati economici: il margine d’interesse, pari a 7,6 milioni è in aumento del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2020. In forte incremento rispetto allo scorso anno risulta anche la componente dei ricavi da servizi che si caratterizza per una variazione positiva dell’11,6% e rafforza ulteriormente la redditività caratteristica del Banco. Il margine di intermediazione presenta un andamento fortemente positivo con un delta del 14,6% rispetto al valore del 2020. I costi operativi presentano un’incidenza sul margine d’intermediazione, rappresentata dal cost income ratio, del 60,3% in forte recupero rispetto all’indicatore dell’anno precedente pari al 67,6%. L’utile netto si attesta a 6,2 milioni di euro più che triplicando il risultato netto rilevato a giugno 2020.

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