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Eutanasia legale, Mangialardi:
«Tempi maturi per una legge»

ANCONA - Il capogruppo regionale dem, questa mattina, era presente al gazebo dell'associazione Coscioni per la raccolta firme per chiedere il referendum

Il gazebo per le firme del referendum

 

«Sono felice che la campagna promossa dall’Associazione Luca Coscioni e da un ampio arcipelago di movimenti e partiti politici, tra cui il gruppo regionale del Partito Democratico, abbia raggiunto l’obiettivo di raccogliere le firme necessarie a indire un referendum sull’eutanasia legale. Ritengo che in Italia, anche grazie alle battaglie che il Partito Democratico ha portato avanti nel corso degli anni sui temi dei diritti e dell’autodeterminazione della persona, sia cresciuta una coscienza civile che rende oggi i tempi maturi per una legge capace di garantire a ciascun individuo di scegliere sulla propria vita. Lo svolgimento del referendum, che naturalmente auspichiamo non diventi motivo di inutile e dannosa crociata ideologica, ma un’opportunità per approfondire la questione nel totale rispetto di tutte le sensibilità, sarà l’occasione di verificare se effettivamente esistano questi presupposti e, in caso positivo, di riallineare Paese reale e Paese legale». A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, a margine della conferenza stampa indetta questa mattina ad Ancona dal Comitato promotore del referendum, che ha visto la partecipazione di Marco Cappato, tesoriere nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, e della segretaria Filomena Gallo. «Credo – spiega Mangialardi – che una forza autenticamente riformista e convintamente europeista, quale il Partito Democratico è, non solo non possa ignorare i segnali che provengono dalla società, ma neppure la lezione che ci giunge da altri Paesi europei come Svizzera, Belgio, Olanda e Spagna, che si sono dimostrati capaci di codificare il diritto al fine vita volontario, dando a tutti la possibilità di scegliere un percorso consapevole, controllato e sereno, a partire dalle persone malate che necessitano di un aiuto esterno per porre termine alle proprie sofferenze». In Italia, le firme hanno superato quota 750mila. Tra Ancona e Numana, da inizio luglio, le adesioni sono state circa 2mila.

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