
I funzionari delle Dogane di Ancona
Provenivano dalla Cina i quasi 10mila prodotti per tatuaggi e destinati a un’azienda italiana.
Sequestrati dagli uomini dell’ufficio delle Dogane di Ancona per violazione delle norme relative all’origine della merce, nel dettaglio si trattava di 8.928 confezioni di bende elastiche e 1.000 pellicole protettive in rotolo che riportavano solo l’indicazione del marchio commerciale e l’ubicazione geografica della società importatrice, e non quella necessaria dell’origine dei prodotti. In questo modo il consumatore riteneva che la merce fosse prodotta in Italia.
Per questo tipo di violazione è però prevista una sanzione amministrativa che va da 10mila a 250mila euro, la cui applicazione è di competenza della Camera di Commercio.
Gli acquirenti infine, previo nulla osta, potranno regolarizzare la merce.
L’attività portata a termine dalle Dogane rientra tra i controlli extratributari finalizzati a evitare l’introduzione di prodotti di origine estera venduti in modo ingannevole, a difesa del consumatore.
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