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Freno alla movida di Jesi:
nei week end locali chiusi all’1 di notte

IL SINDACO Massimo Bacci ha firmato oggi l'ordinanza dopo un confronto con il prefetto. Sabato e domenica prossimi e nei due successivi fine settimana gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande avranno l'obbligo di chiusura anticipata

 

Giro di vite sulla movida jesina. Sabato 25 e domenica 26 settembre e per i successivi due week end (1-3 ottobre e 8-10 ottobre) gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande avranno l’obbligo di chiusura alle ore 1 di notte. Il sindaco Massimo Bacci ha infatti firmato questa mattina l’ordinanza come risposta all’ultimo week end di proteste sollevate dai residenti del centro storico. Una decisione maturata dopo un confronto con il prefetto di Ancona, Darco Pellos. Ad una lettera aperta i residente del salotto cittadino, avevano fatto seguire nei giorni scorsi una raccolta di firme, avviadno  una petizione sulla piattaforma web ‘Change.org’. (LEGGI ordinanza sui locali di Jesi)

«Da anni in molte città d’Italia il problema dell’invasione dei centri storici dove sono sorti locali quali “vinerie”, ” stuzzicherie”, “paninoteche”  che smerciano i loro prodotti non solo all’interno dei loro esercizi, solitamente minuscoli, – scrivono i promotori della petizione jesina – ma  si allargano in strada e in piazza durante le ore notturne e mattutine, ( fino alle 3, allele 4), in prossimità di abitazioni private, senza controlli igienici, acustici, di capienza ( in base alle licenze , agli spazi, ai servizi igienici…), come  se le nuove abitudini delle “movide” siano preferibili alle abituali regole della civile convivenza e del diritto al riposo di qualsiasi cittadino, specie in casa propria, non ci sono più né regole, né controlli adeguati. Col ripetersi settimanalmente delle violenze, altro che “rispetto della privacy”, ci si ammala,  si vede crollare il valore del proprio immobile, saltano i nervi …. Chi può fugge altrove, considerando ormai questo problema ” una guerra persa” lo fa, abbandonando il campo. Ma il senso civico e la giustizia dove sono finiti? Qualcuno chiede telecamere, bagni chimici, potenziamento dell’Arpam, da anni…  Quando non bastano occhi, orecchi e politici responsabili i problemi difficilmente si risolvono. Oggi chi ammucchia tanti allegri votanti ha la meglio sui singoli cittadini indifesi. Gramsci diceva ” Odio gli indifferenti”».

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