
Gli uomini della Dogana e della Finanza con il carico sequestrato
Ancora un sequestro di mascherine chirurgiche contraffatte, trovate al porto durante i controlli effettuati quotidianamente dagli uomini dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli in collaborazione con i colleghi della Guardia di Finanza.
A seguito di approfonditi riscontri sui prodotti trasportati, le fiamme gialle e la Dogana hanno individuato, all’interno di un Tir bulgaro appena sbarcato da un traghetto proveniente dalla Grecia, 280mila mascherine facciali chirurgiche completamente sprovviste della marcatura CE, sottoposte dunque a sequestro amministrativo.
L’apposizione della marcatura «CE» sui dispositivi di prima classe, come le mascherine, è infatti obbligatoria in base alla normativa comunitaria di settore, viene attestata dal produttore tramite la dichiarazione di conformità ai requisiti di sicurezza e salute previsti dalle relative disposizioni europee. Ai fini della procedura, è necessaria la registrazione al Ministero della Salute sia del fabbricante che del dispositivo.
La marcatura «CE» costituisce dunque una certificazione di qualità con la quale il fabbricante, sotto la propria responsabilità e in conseguenza delle opportune verifiche, dichiara che la merce è conforme a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa.
Questo sistema di garanzia di qualità per il consumatore, viene purtroppo spesso aggirato da molteplici aziende produttrici con l’indicazione di un marchio o un logo molto simile a quello «CE» originale, che tende a ingannare i consumatori portandoli alla convinzione di acquistare merce regolare e sicura per la salute.
Effettuati tutti gli accertamenti di rito, alla ditta responsabile dell’immissione in commercio è stata contestata una sanzione che va da 21.400 euro a un massimo di 128.400.

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