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Mastrovincenzo e Curti incontrano Letta,
fumata grigia al Nazareno

SEGRETERIA PD - Il leader del partito ha incontrato oggi a Roma i due uomini in corsa per la guida regionale dem con i parlamentari e i consiglieri regionali. Fa rumore l'assenza di Matteo Ricci. Gli interventi non hanno sciolto i nodi esistenti e ciascun gruppo ha tenuto il proprio punto

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Antonio Mastrovincenzo e Augusto Curti


Lacerazioni nel Pd Marche, stamattina incontro interlocutorio nella sede nazionale del partito: tentativo di ricomporre la situazione in vista del congresso regionale marchigiano
. Presenti, oltre a Enrico Letta e al coordinatore nazionale della segretaria Marco Meloni, i due canditati alla segretaria dem regionale oggi in campo: Antonio Mastrovincenzo e Augusto Curti. Con loro i parlamentari in carica e alcuni consiglieri regionali come Bora e Carancini (che sostengono Mastrovincenzo) e Mangialardi che invece si è schierato contro la candidatura dell’ex presidente del consiglio regionale. Hanno partecipato all’incontro anche l’ex parlamentare Luciano Agostini (primo sostenitori di Curti) e il sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili, portavoce di Mangialardi durante la campagna elettorale. Assente il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. Una defezione vistosa e pesante che – almeno per l’occasione – toglie il necessario equilibrio all’asse Ascoli-Pesaro che ha lanciato la candidatura di Curti. Sintetico ed essenziale l’intervento di Letta che non ha mancato di sottolineare l’eccezionalità del suo personale interessamento al dossier Marche – che in linea di principio sarebbe antitetico al rispetto dell’autonomia federale del partito – proprio perché si è dichiarato profondamente legato alle Marche, ma al tempo stesso, risoluto a chiudere, politicamente in fretta, la parentesi di governo delle destre in questa regione.

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Enrico Letta

Gli interventi che si sono succeduti, tuttavia, non hanno sciolto i nodi esistenti e ciascun gruppo ha tenuto il proprio punto. L’unica mediazione che si è resa possibile è stata quella di posticipare, fermo restando il resto del calendario congressuale, la data della presentazione delle candidature a segretario regionale di una settimana. I due candidati, inoltre, torneranno da soli a Roma, lunedì prossimo, per aggiornare Marco Meloni su eventuali sviluppi che, nel frattempo, potrebbero realizzarsi al fine di individuare un percorso unitario. Si è trattato, dunque, di una tappa dagli esiti prevedibilissimi, se non per l’assenza di Matteo Ricci. Sarà il breve tempo che ci separa dal congresso a incaricarsi di dirci se ciò sia un segnale da cui trarre qualche indicazione per dipanare finalmente la matassa, oppure solo una mossa tattica.

(redazione CM)

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