facebook rss

Pedemontana, semaforo verde:
aperto il primo tratto
«Giornata storica per le Marche»

VIABILITA' - La Quadrilatero ha aperto oggi il tratto che collega Fabriano con Matelica. Il governatore Acquaroli: «Opera attesa da decenni, una svolta per una parte dei territori dell'entroterra». Il secondo stralcio è arrivato al 50% ed è previsto che la strada sarà completata nel 2023

 

Aperto il primo tratto della Pedemontana: sono 8,1 chilometri nel tratto che collegheranno Fabriano con Matelica (Nord). La società Quadrilatero Marche-Umbria, controllata di Anas, al termine dei lavori che sono costati 86 milioni di euro, oggi ha dato semaforo verde per il passaggio lungo il primo tratto di una strada che poi proseguirà per Castelraimondo, Camerino, Muccia e che è un asse di collegamento tra le direttrici Perugia-Ancona e Foligno-Civitanova.

 

quadrilatero-pedemontana-matelica-primo-tratto

La nuova strada

Il nuovo tratto collega la superstrada 76 “della Val d’Esino”, dove si innesta con un nuovo svincolo in prossimità di Fabriano (località “Pian dell’Olmo”), con il nuovo svincolo di Matelica Nord/Zona industriale. Il tracciato comprende una galleria di 911 metri e 6 viadotti di lunghezza complessiva pari a 400 metri, oltre allo svincolo intermedio di Cerreto d’Esi. Non ha potuto svolgersi una inagurazione ufficiale, che era prevista per la scorsa settimana, a causa della positività al Covid dell’assessore Guido Castelli (con tutta la giunta che ha dovuto osservare un periodo di isolamento) e inoltre il maltempo ha rallentato il completamento delle ultime opere. Il governatore Acquaroli ha voluto però testimoniare l’importanza dell’apertura di questo tratto di strada andando sul posto (proprio oggi è finito il periodo di isolamento a casa).

acquaroli-muccese-pedemontana

Il governatore Francesco Acquaroli

«Oggi è una giornata storica per le Marche – dice il governatore Francesco Acquaroli -. Si sta aprendo il primo tratto della Pedemontana, opera attesa da decenni che segna la svolta per una parte dei territori dell’entroterra. Il primo stralcio di 8 chilometri va da Fabriano a Matelica, l’opera proseguirà fino a Muccia. In questa giornata così importante il mio pensiero e la gratitudine vanno a Mario Baldassarri e ad altre due figure che purtroppo non sono più con noi ma che hanno dato un contributo fondamentale per questa opera, Ermanno Pupo e Gennaro Pieralisi».

LA SCHEDA – Nel primo chilometro la nuova strada affianca il torrente Giano, attraversa in galleria i rilievi collinari “Le Serre” in località Argignano e, dal chilometro 3 circa, inizia l’affiancamento con il fiume Esino per terminare a Matelica dove ha inizio il secondo stralcio funzionale in corso di realizzazione. La piattaforma stradale è a carreggiata unica di larghezza complessiva di 10,5 metri, costituita da una corsia per senso di marcia e due banchine pavimentate larghe 1,5 metri ciascuna. La connessione con la viabilità locale viene garantita dai tre nuovi svincoli. Nel frattempo proseguono i lavori per il completamento dei restanti tre stralci funzionali che completeranno l’intera direttrice, lunga complessivamente 41 chilometri, per un investimento totale di 340 milioni di euro. «In particolare – spiega Anas -, il secondo tratto ‘Matelica Nord-Castelraimondo Nord’, per un investimento di oltre 90 milioni di euro, ha raggiunto uno stato di avanzamento di oltre il 50%, mentre il terzo e il quarto stralcio ‘Castelraimondo Nord-Camerino-Muccia’, recentemente avviati per un investimento di oltre 153 milioni di euro, hanno raggiunto uno stato di avanzamento di circa il 10%. Il completamento di tutte le opere è previsto nel 2023». I lavori sono stati affidati dalla Società Quadrilatero a Dirpa 2 Scarl, il cui principale affidatario è Partecipazioni Italia spa (Gruppo Webuild).

quadrilatero-pedemontana-matelica-primo-tratto2-650x437ALTRI INVESTIMENTI DI ANAS NELLE MARCHE – Oltre alle opere previste dal progetto Quadrilatero Marche-Umbria, Anas ha attivato investimenti nelle Marche per complessivi 2,7 miliardi di euro tra lavori realizzati, in corso e di prossimo avvio per manutenzione o realizzazione di nuove opere. In particolare, gli investimenti in manutenzione programmata della rete stradale esistente ammontano a 895 milioni di euro. Attualmente sono in corso lavori per un valore di 290 milioni di euro e di prossimo avvio ulteriori interventi da 171 milioni. I lavori riguardano prevalentemente: il risanamento profondo della pavimentazione, la ristrutturazione e il miglioramento sismico di ponti e viadotti, l’ammodernamento delle barriere di sicurezza e degli impianti tecnologici in galleria. Anas ha inoltre competenza diretta per l’attuazione e la realizzazione di 538 interventi di ripristino post sisma, aggregati in 273 appalti, per investimento di circa 583 milioni di euro, pari al 79% del finanziamento totale previsto dai vari stralci del Programma di ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici. Per quanto riguarda le nuove opere, gli investimenti ammontano a oltre 1,2 miliardi di euro tra lavori in corso e in progettazione.

 

«L’apertura di questo nuovo tratto di viabilità, rappresenta, prima di ogni altra cosa, un segnale di speranza, di progresso, di crescita per il territorio, di sviluppo e di apertura per tutta la comunità della zona montana, duramente colpita in questi anni da calamità naturali e crisi industriale. – ha commentato anche David Grillini, sindaco di Cerreto d’Esi – Ogni epoca ha la necessità di svolte importanti per poter ambire al miglioramento ed al progresso di una comunità e dunque penso che questa nuova arteria rappresenti un’opportunità unica, per certi versi irripetibile, che ci viene consegnata, da utilizzare nella giusta maniera affinché rappresenti un valore aggiunto per il territorio. Devo dire che in merito a quest’opera ho sentito, soprattutto in questi ultimi periodi, insieme a tanti pareri favorevoli, anche alcune critiche e pareri discordanti, come normale che sia in una libera società civile».

Grillini si dice spaventato da «ipotesi di un futuro nefasto per l’economia dei comuni che saranno toccati da essa e tanto altro: reputo infondate queste cassandre, semplicemente perché ritengo che lo sviluppo di un territorio, da tutti i punti di vista (turistico, edilizio, industriale e quant’altro ancora) passi inevitabilmente per la modernizzazione ed il miglioramento dei servizi. La possibilità, dopo decenni di vero assedio, di poter finalmente liberare la viabilità urbana dal cosiddetto traffico pesante, con conseguente miglioramento della salubrità dell’aria ed il minor rischio di incidenti, sarà uno dei maggiori vantaggi per la collettività. Terminata l’epoca della grande industrializzazione, per poter ambire ad una vera crescita bisogna avere il coraggio di alzare l’asticella e ripensare allo sviluppo del nostro territorio con l’auspicio che questa nuova strada possa fare da volano».



Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X