
foto d’archivio
Pugno duro del questore Cesare Capocasa anche nei confronti di coloro che si sono resi protagonisti di molestie e comportamenti violenti nei confronti delle donne.
Sono stati 16 gli ammonimenti emessi, su istruttoria della Divisione Anticrimine della questura di Ancona, nei riguardi di altrettanti uomini che hanno perseguitato e costretto le loro ex compagne, fidanzate e mogli, a cambiare abitudini di vita. Provvedimenti presi per resistere alle continue intromissioni nella loro esistenza, malgrado le relazioni sentimentali fossero finite.
I comportamenti segnalati hanno consentito di spezzare, prima che degenerassero in reati, i tentativi di predominio e possesso, a cui spesso alcuni uomini pretendono di sottoporre le loro donne o ex.
Come sempre la Giornata internazionale contro la violenza sulle Donne è stata ed è occasione per riflettere sulle strategie e il bilancio della battaglia, che si combatte quotidianamente per difendere le donne e in generale le “vittime vulnerabili”.
Negli ultimi 10 mesi, sono state 150 le persone che, nella sola città di Ancona, si sono rivolte alla polizia per chiedere aiuto a seguito di condotte qualificabili come reati di genere e fasce deboli.
Dal bilancio emerge che 62 sono state quelle denunciate per maltrattamenti; 30 per atti persecutori; 16 per violenza sessuale; 21 per lesioni dolose; 16 per minacce o molestie e 5 per percosse.
Ieri pomeriggio, a chiusura di una giornata interamente dedicata a contrastare la violenza di genere, il camper della Polizia di Stato è stato in piazza Roma, con personale dedicato ed un’equipe specializzata, alla presenza anche del medico principale della Polizia di Stato, per informare e assistere le donne sui propri diritti e gli strumenti per reagire a qualsiasi forma di violenza, fisica, psichica e di sottomissione economica.
Grazie alle iniziative svolte in piazza, nel corso della campagna permanente della Polizia di Stato, “…questo non è amore”, ci sono stati 495 contatti informativi di cui 344 con donne; 147 con minorenni e 37 con cittadini stranieri.
Nel corso delle iniziative sono state distribuite le brochure predisposte dalla Divisione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per sensibilizzare e fare conoscere i segnali che nascondono la violenza ed imparare a reagire subito.
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