A Chiaravalle la casa-museo
di Maria Montessori

INAUGURAZIONE l'11 dicembre con una serie di eventi e iniziative per ricordare l'educatrice e pedagogista morta nel 1952

Maria Montessori nel 1950 con l’ex sindaco Molinelli (Fondo Bagnarelli)

 

Sarà lei ad accogliere ogni ospite – sguardo frontale nell’immagine in bianco e nero che sigilla l’icona, nulla se non lei, nessuno sfondo nessuna distrazione. Nella sua casa la caratterizzazione domestica dello spazio cita le antiche partizioni e le mattonelle in graniglia accanto a schermi e reperti, mappe e infografiche; attorno il rosa della sua torre, la struttura modulare che appartiene agli oggetti mentali ultraeducativi, le astrazioni materializzate, a fondamento dell’esperienza e della conoscenza che compare come installazione. Per Maria Montessori è un altro ritorno a casa, l’ennesimo, dopo quello del 1950 che l’aveva celebrata con ogni onore al culmine di una vita straordinaria. Per lei si accendono le luci e si aprono le porte a 150 anni di distanza – più qualche mese in ossequio ai limiti e alle complessità imposte da una pandemia planetaria. La città, il territorio e il network locale nazionale e internazionale che si è costituito in suo nome sono pronti ad inaugurare sabato 11 dicembre Casa Montessori Chiaravalle, in piazza Mazzini 10: la casa di allora con dentro la casa aumentata da un programma culturale e da un sistema di rappresentazione visiva ed espositiva che celebra la donna e con lei il Metodo per l’educazione come libera espansione dell’individualità. Al primo piano di un palazzo abitato e vitale – intorno negozi, luoghi di socialità e istituzioni culturali – quattro finestre e cinque stanze chiamate per nome, dialogano con lo spazio pubblico e diventano una casa museo.

La Stanza della Mappa, la Stanza del Metodo, la Stanza 3.0 (storage multimediale e lab di fruizione e produzione culturale), la Stanza di Lettura e la Stanza Verde aperta al cielo, con i bulbi dei tulipani come ideale raccordo tra la terra natia e l’Olanda, terra di adozione per Maria Montessori. In esposizione pochi cimeli molto simbolici concessi dai discendenti (un sari regalato da uno studente indiano a Londra, l’housecoat che ha accompagnato tante delle sue giornate), qualche reperto di grande empatia con la famiglia originaria (il ricordo stampato per la morte di Renilde), prime edizioni di pubblicazioni essenziali. E l’immagine della leggendaria aula dalle pareti di vetro, la demonstration classroom esposta alla Panama-Pacific International Exposition di San Francisco nel 1915, un vero spettacolo dell’educazione. Non potevano mancare le 1000 lire, stampate in due miliardi settecentoquindicimilioni ottocentocinquantamila pezzi in otto emissioni dal 1990 al 1998 presso l’Officina della Banca d’Italia di Roma.

Dopo Giuseppe Verdi e Marco Polo, Maria Montessori sarà l’unica donna nella storia della Repubblica Italiana a cui sia stata dedicata una banconota come supremo riconoscimento all’ingegno e all’influenza esercitata sul suo tempo. Tutto intorno immagini, testi e video che dispiegano una vita di vite, viaggi, studi, relazioni, incontri: un’esistenza iniziata alla luce delle candele e conclusa alla vigilia della conquista dello spazio; in mezzo l’ascesa e la caduta dei totalitarismi, l’avvento della civiltà dei consumi, due guerre mondiali, le conquiste di civilizzazione del ’900, l’avvento della psicanalisi e la teoria della relatività. La giornata di apertura, alla presenza di Carolina Montessori, prevede alle 16.30 un talk inaugurale presso il Teatro Comunale Valle con l’Amministrazione Comunale, i partner istituzionali e scientifici e i curatori del progetto; alle 18.30 un video mapping celebrativo sulla facciata di Casa Montessori Chiaravalle, che a seguire verrà inaugurata dalle autorità e aperta alla prima di quelle visite guidate e gratuite che sarà possibile effettuare fino al 6 gennaio 2022 (previa prenotazione al sito www.casamontessorichiaravalle.it). La serata inaugurale si chiuderà in (letterale) bellezza con Fraternità solare, rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri, straordinaria autrice e attrice dalla sensibilità estremamente vicina all’universo montessoriano.

Per il sindaco di Chiaravalle Damiano Costantini «il percorso delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Maria Montessori, che ha portato alla riqualificazione della sua casa natale, potrebbe essere sintetizzato con un semplice slogan: ritorno a casa. La necessità di restituire centralità alla figura di Maria Montessori, delineando un nuovo modello di crescita per i bambini ispirato ai valori del pensiero montessoriano e configurando una città in cui si senta forte la concezione del rispetto per l’infanzia, della libertà, dell’uguaglianza, della fratellanza, dell’emancipazione, della tolleranza e della pace».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X