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Caterpillar, Francesco Acquaroli:
«Scelta unilaterale gravissima,
coinvolgerò il Ministero»

JESI – Domani mattina il governatore delle Marche incontrerà i lavoratori al presidio di protesta davanti allo stabilimento e a mezzogiorno ha convocato i sindacati a Palazzo Raffaello. Alla mobilitazione di ieri pomeriggio ha partecipato tra gli altri il deputato di Sinistra Italiana,Nicola Fratoianni. Parole di solidarietà alle maestranze arrivano anche da Enrico Letta e Giuseppe Conte

 

«Ho lavorato tanto, con gli uffici del mio assessorato, per risolvere la crisi Elica e all’indomani della risoluzione della vertenza, mi trovo aperto un altro fronte altrettanto critico. Appresa la notizia totalmente inattesa della eventuale chiusura dello stabilimento Caterpillar di Jesi come un fulmine a ciel sereno siamo fortemente preoccupati: non si può perdere tempo e quindi ho già convocato i sindacati dei lavoratori per lunedì mattina alle 12 negli uffici della Regione a Palazzo Leopardi, con la presenza del presidente della Regione Francesco Acquaroli, con il quale ho concordato le azioni da intraprendere: alle 9 di lunedì intendo anche recarmi al presidio che i dipendenti hanno organizzato davanti allo stabilimento di Jesi.

Stefano Aguzzi

E’ mia intenzione anche convocare la proprietà ed ho già stabilito un contatto con i referenti. Da parte mia e della giunta regionale è massima l’attenzione nei confronti di questa nuova crisi aziendale che mette in forte difficoltà tante famiglie marchigiane che lavorano nella fabbrica di Jesi». Si è attivato immediatamente l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi, non appena appresa la notizia della possibile chiusura dello stabilimento di Jesi che produce cilindri idraulici. La vicenda riguarda 260 lavoratori, di cui 60 circa interinali, che da venerdì 10 dicembre rischiano il licenziamento.

Francesco Acquaroli

Il primo ad esprimere perplessità è stato proprio il governatore delle Marche Francesco Acquaroli. «Se quanto emerso dovesse essere confermato sarebbe un fatto gravissimo – sottolinea il presi dente della giunta regionale – perché, senza alcun coinvolgimento e confronto, cancellerebbe il valore occupazionale e sociale dell’impresa, pregiudicando e mettendo nelle mani di pochi il destino di famiglie e territori interi. Scelte unilaterali inaccettabili frutto di una visione miope che non ha nulla a che vedere con i principi di tutela del lavoro sanciti dalla nostra Costituzione. Abbiamo già convocato in Regione per lunedì una rappresentanza dei lavoratori. Nelle prossime ore faremo tutti gli approfondimenti del caso e coinvolgerò direttamente il Ministro nella vicenda, anche con una lettera formale, affinché il Governo intervenga subito e ci aiuti a difendere i nostri territori, che non possiamo lasciare in balìa degli interessi di grandi gruppi che si stanno dimostrando insensibili rispetto alle esigenze di lavoro e coesione della nostra comunità. Pertanto esprimo anche la massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori coinvolti, garantendo il massimo impegno della Regione su questa vertenza così delicata e importante per Jesi, la Vallesina e le Marche intere».

Nicola Fratoianni ieri pomeriggio a Jesi accanto ai lavoratori della Caterpillar (ph. Facebook Nicola Fratoianni)

Intanto ieri pomeriggio alla mobilitazione dei dipendenti della Caterpillar hanno partecipato tra gli altri i ragazzi del centro sociale ‘Spazio Comune TnT Jesi’ e il deputato di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni che nel suo messaggio social parla dell’’«ennesima multinazionale predatoria che getta sul lastrico centinaia di famiglie per aumentare i propri profitti. E per di più con metodi assolutamente irrispettosi dei diritti e della dignità umana, che richiamano in alcuni aspetti gli anni oscuri del ventennio. Purtroppo siamo stati facili profeti. Dallo scorso luglio infatti, i licenziamenti nel nostro Paese rappresentano un drammatico quanto quotidiano bollettino di guerra. Non bastano le promesse e le belle parole».

La protesta dei lavoratori Caterpillare di Jesi

Parole di solidarietà al lavoratori dello stabilimento di via Roncaglia arriva anche da altri leader della politica nazionale. Enrico Letta (Pd) definisce «drammatica» la notizia dei licenziamenti collettivi improvvisi della Caterpillar di Jesi. «Ci spinge con ancora più forza a chiedere nuove regole. Oltreché al governo a bloccare questa inaccettabile scelta» aggiunge. Giuseppe Conte (M5S) sottolinea invece di essere «vicino ai 270 lavoratori della Caterpillar di Jesi che da un giorno all’altro apprendono della chiusura del loro stabilimento, senza che ci fosse alcuna crisi in atto».

 

I lavoratori Caterpillar in protesta ieri davanti al teatro Pergolesi di Jesi (foto Spazio Comune Tnt Jesi)

 

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