E’ morto nella notte al centro oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. Aveva 65 anni, sposato con due figli, ed era ricoverato dal 26 dicembre per una grave forma di disfunzione del sistema immunitario.

Sassoli con Mangialardi nel settembre del 2020
A dicembre Sassoli aveva detto che non si sarebbe ricandidato alla guida dell’Europarlamento. Giornalista e conduttore del Tg1, di cui è stato vicedirettore, oltre che conduttore televisivo, Sassoli era entrato in politica nel 2009 come europarlamentare del Partito democratico. L’elezione alla guida dell’assemblea di Strasburgo è avvenuta il 3 luglio del 2019 (già nel 2014 era stato vicepresidente). Nel 2013 si era candidato alle primarie per sindaco di Roma (secondo davanti a Paolo Gentiloni e dietro ad Ignazio Marino). Tra le sue ultime battaglie, l’impegno per il voto a distanza all’Europarlamento nell’era Covid e quello per i diritti in Russia e il caso Navalny, per cui era finito nella lista nera di Mosca.
L’ultima volta nelle Marche il 7 settembre 2020, quando Sassoli arrivò a Senigallia per sostenere la corsa di Maurizio Mangialardi a governatore della Regione (leggi l’articolo). Ma il presidente del parlamento europeo, allora vice presidente, è più volte stato protagonista di incontri a Macerata. Il primo dicembre del 2018, allora da vice presidente dell’assemblea di Strasburgo, partecipò come ospite alla rassegna curata dal circolo Aldo Moro (leggi l’articolo). Prima, nel 2015, arrivò nel capoluogo per inaugurare la sede elettorale di Angelo Sciapichetti e per lanciare la volata della squadra alla squadra di Romano Carancini, in corsa per il secondo mandato da primo cittadino (leggi l’articolo).
«Con dolore e profonda commozione abbiamo appreso la triste notizia della scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli – così il gruppo assembleare del Partito Democratico -. Ci lascia un uomo che più di ogni altro, nel corso degli ultimi anni, ha saputo raggiungere un profilo politico e intellettuale pari a quello di quei padri fondatori a cui amava richiamarsi, avendo fatto propria la loro lezione di pace, giustizia, libertà e democrazia. L’idea di costruire un progetto capace di coniugare diritti, coesione sociale e prosperità economica ha costantemente guidato i suoi sogni, i suoi valori e la sua visione di uomo acuto, rigoroso e appassionato, che aveva lucidamente compreso la prospettiva su cui incardinare il futuro dell’Europa. Quei sogni, quei valori, quella visione c’erano, ci sono e continueranno a esserci. Oggi, nel nostro impegno, e domani, in quello delle generazioni di democratici e progressisti che verranno. Perché, come ci ha insegnato Sassoli, in ciascuno di noi è forte la consapevolezza che il rafforzamento del processo di integrazione rappresenta un’esigenza storica, la via maestra per rendere l’Unione sempre più capace di rispondere ai bisogni dei cittadini, vincere le sfide imposte dalla modernità e sconfiggere quegli egoismi nazionali che per secoli hanno prosperato sui conflitti fratricidi tra i popoli europei».
«Voglio ricordare così David Sassoli. Nel teatro comunale di Pollenza, in una bella serata primaverile a discutere di Stati Uniti d’Europa – scrive su Facebook la deputata Irene Manzi -. Con passione, competenza, umanità. Non erano giorni semplici per l’Europa quelli, il vento populista soffiava, le istituzioni europee messe in discussione. Lui aveva portato lo spessore e la visione del suo impegno, la speranza per il lavoro da fare. La reazione commossa di tanti in queste ore dimostra che quell’umanità ha lasciato un segno profondo e reale. Che resta. Buon viaggio Presidente».
«David era un amico. Una persona seria, corretta, leale. Un politico sempre disponibile, che sapeva ascoltare, attento ai problemi delle persone – ricorda il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo -. Un grande Presidente del Parlamento Europeo che si è battuto costantemente per un’Europa accogliente e solidale, per la giustizia sociale, per i diritti, per la tutela dell’ambiente. In questi anni per me è stato un punto di riferimento e un grande esempio. Ho tanti bellissimi ricordi che mi legano a lui: li porterò sempre con me».
Sulla pagina Facebook del Consiglio regionale (sarà ricordato domani in Aula consiliare, all’inizio dei previsti lavori dell’Assemblea legislativa), il presidente Dino Latini esprime profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa del Presidente del Parlamento europeo. «Vogliamo ricordare il suo alto profilo istituzionale e l’impegno profuso in questi anni per la costruzione della grande casa comune che è l’Europa – sottolinea -. Sassoli è stato un importante interprete del nostro tempo, lavorando alacremente e con determinazione per il raggiungimento dell’obiettivo finale che deve essere proprio quello dell’unità europea, oggi più che mai necessaria».
«Mancherà la tua umanità – ha scritto la segretaria provinciale di Italia Viva Teresa Lambertucci – il tuo impegno verso i diritti civili e la tua passione europeista. Riposa in pace Davide, e grazie anche per essere stato sempre un amico delle nostre terre».
(Redazione Cm)
https://www.cronacheancona.it/2020/09/07/sassoli-a-sostegno-di-mangialardi-marche-protagoniste-in-europa-se-non-cederanno-allestremismo/259720/
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