
I carabinieri forestali
Incendi boschivi, traffico illecito di rifiuti, maltrattamenti di animali: un totale di 593 reati scoperti con 496 persone denunciate. E’, in estrema sintesi, il bilancio dell’attività del Comando regionale dei carabinieri forestali nel 2021. Nell’anno sono stati effettuati complessivamente 64.757 controlli in tutta la regione dai Reparti operanti sul territorio: 38 stazioni carabinieri forestale presenti nelle cinque province marchigiane, 9 stazioni Carabinieri parco, di cui 7 nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e due nel Parco Nazionale del Gran Sasso–Monti della Laga, 4 Nuclei investigativi di polizia ambientale, agroalimentare e forestale e due Nuclei Cites.
I militari hanno scoperto 593 reati che hanno portato alla denuncia di 496 persone. Nell’ambito dell’attività sanzionatoria amministrativa, sono stati contestate 2.415 illeciti che hanno comportato sanzioni per un importo complessivo di 1.020.954,17 euro. I controlli nel settore della tutela del territorio e delle aree protette sono stati 37.793 e rappresentano l’ambito di maggiore impegno dei carabinieri forestali (58% dei controlli effettuati). Sono stati accertati 76 reati e 715 illeciti amministrativi per un importo sanzionato pari a 117.696,06 euro. In tale contesto rientrano le attività mirate alla tutela delle zone sottoposte a vincolo idrogeologico e a particolare interesse ambientale, delle aree soggette ad utilizzazioni boschive, degli ambienti naturali protetti a livello statale e regionale nonché i servizi per la protezione delle bellezze naturali paesaggistiche, in materia di polizia fluviale e quelli riguardanti l’attività urbanistico-edilizia in zone rurali e montane.
Altro settore di intervento è stato quello relativo alla tutela della flora e della fauna selvatica e al maltrattamento degli animali. Sono stati effettuati complessivamente 16.900 controlli, dai quali sono emersi 122 reati. Accertati 793 illeciti amministrativi per un importo pari a 326.373,68 euro. È il settore che ha registrato il maggior numero di illeciti amministrativi contestati ed è il secondo per quanto riguarda le violazioni di natura penale, a causa del fenomeno del bracconaggio spesso perpetrato a danno di specie protette. Tra le attività a tutela della fauna e flora a rischio di estinzione dalle normative internazionali, quelle svoltea contrasto dell’importazione e al commercio illegale di legno e derivati proveniente da tagli illegali e/o da interventi di disboscamento. Complessivamente sono stati effettuati 811 controlli, 14 i reati accertati e 15 gli illeciti amministrativi per un importo contestato pari a 36.150,00 euro.
Per quanto riguarda gli incendi boschivi, le azioni di prevenzione e repressione hanno comportato 1.015 controlli (concentrati per lo più nei mesi estivi) consentendo di accertare 99 reati e 50 illeciti amministrativi per un importo sanzionato pari a 9.602,00 euro. Favoriti dall’andamento climatico, nell’arco del 2021 si sono verificati 84 incendi boschivi (il triplo rispetto allo scorso anno) che hanno interessato una superficie totale percorsa dal fuoco di circa 366 ettari. Inoltre sono state condotte le attività di monitoraggio e mappatura delle aree percorse dal fuoco ai fini dell’aggiornamento del catasto comunale degli incendi, per l’applicazione dei divieti e delle prescrizioni previste dalle norme di legge sui terreni boschivi percorsi da incendio. Le indagini in questo settore hanno portato nella nostra provincia all’arresto di un 38enne di Valfornace, accusato di aver appiccato un rogo a Morro di Camerino, e ad accertamenti su un’altra decina di episodi nella stessa zona a causa dei quali sono andati in fumo decine di ettari di bosco.
L’azione di contrasto ai traffici e smaltimenti illeciti di rifiuti ha portato invece a 4.379 controlli che hanno permesso di accertare 157 reati e 231 illeciti amministrativi per un importo di 437.173,54 euro. Il settore dei rifiuti e dell’inquinamento è il settore dove sono stati accertarti il maggior numero degli illeciti penali (26%) e quello dove è stata contestata la maggiore somma degli illeciti amministrativi (42%) in considerazione degli importi elevati delle sanzioni. Per la salute del cittadino e per la tutela del consumatore/acquirente sono stati svolti controlli mirati in materia di sicurezza agroalimentare svolti spesso congiuntamente ai reparti speciali dell’Arma (Nas e Nil), finalizzati in particolar modo a garantire la qualità e la tracciabilità dei prodotti “made in Italy”, nonché a contrastare il caporalato. Complessivamente sono stati effettuati 941 controlli, i quali hanno portato all’accertamento di 5 reati e alla contestazione di 35 illeciti amministrativi per un importo sanzionato pari a 46.833,97 euro.
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