Giornata Mondiale contro il Bullismo:
la polizia vicina agli studenti

ANCONA - Ogni giorno gli agenti sono accanto alle istituzioni scolastiche della provincia per sostenere e aiutarle nel difficile compito di educare i ragazzi al rispetto delle regole della “Cittadinanza Attiva e Digitale”

La centrale operativa della questura (Archivio)

In occasione della Giornata Mondiale contro il Bullismo e Cyber Bullismo che ricorre oggi, la Polizia di Stato richiama l’attenzione a un uso consapevole del web e al rispetto degli altri.
La campagna di prevenzione portata avanti da diverse componenti della polizia, dall’inizio dell’anno scolastico, vede in particolare i Poliziotti di Prossimità per un dibattito con i ragazzi sull’inclusione e il contrasto a ogni forma di discriminazione e al rispetto del prossimo. I Cinofili del Raggruppamento di Ancona, per un’attività di prevenzione e controllo, di eventuali conflittualità e tensioni, che potrebbero esacerbarsi in concomitanza con l’entrata e l’uscita degli studenti dai plessi scolastici e durante la ricreazione del mattino. La Polizia Postale, con un intervento mirato volto a educare i giovani a un corretto uso degli strumenti informatici, dei social e degli strumenti di messagistica, tanto diffusi tra le nuove generazioni e cyber bullismo.
Ogni giorno la polizia è accanto alle istituzioni scolastiche della provincia per sostenere e aiutarle nel difficile compito di educare i ragazzi al rispetto delle regole della “Cittadinanza Attiva e Digitale”. Proseguono dunque gli incontri di formazione rivolti ai giovani studenti delle scuole dei diversi ordini e gradi.
Dall’inizio dell’anno scolastico sono stati molti i momenti di riflessione organizzati nelle scuole e continuo è il raccordo con i dirigenti scolastici per fornire gli strumenti più appropriati e utili alla sicurezza dei giovani.
La polizia ricorda anche «la possibilità riconosciuta anche ai minori, vittime di cyber bullismo di ottenere strumenti di tutela preventiva, attraverso il ricorso all’Ammonimento del questore per condotte riconducibili al bullismo tramite social, strumenti di messagistica ed altro. La richiesta – spiega – può essere presentata anche da minori sotto i 14 anni, purché alla presenza dell’esercente la responsabilità genitoriale o tutoria, ed è finalizzata a ottenere l’immediata cessazione di comportamenti vessatori attuati attraverso gli strumenti informatici e digitali, tanto diffusi tra i giovani. Il provvedimento, che può essere richiesto anche nei riguardi di un altro minore, non ha una durata specifica del provvedimento, ma cessa al raggiungimento della maggiore età dell’ammonito».
Viene ricordata anche la possibilità di effettuare segnalazioni, pure anonime, attraverso l’applicazione YouPol, nata anche per contrastare il fenomeno del cyberbullismo tra i giovani. Grazie alla nuova veste dell’applicazione è ora possibile allegare file multimediali come: foto, audio e video, che una volta terminata la conversazione sono associati alla segnalazione. Inoltre la chat tra la polizia e l’utente è diventata interattiva. E’ possibile quindi seguire in tempo reale chi ha effettuato la segnalazione e intervenire a sua tutela immediatamente, in caso di pericolo o difficoltà.
In questo modo «prosegue la campagna di educazione alla legalità rivolta ai giovani studenti – ha detto il questore Cesare Capocasa -, ritenuta uno degli strumenti fondamentali per sviluppare il loro senso etico, il rispetto delle regole ed il “valore della Legge” ed apprendere così l’importanza della responsabilità civile e dell’impegno ad esercitare in modo attivo il proprio impegno di cittadini».

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