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Il maxi cantiere del percorso archeologico:
«E’ la storia l’artefice della ricucitura
tra porto e città» (Foto)

ANCONA - Presentato il progetto del restauro e della valorizzazione del continuum rappresentato dal Palazzo degli Anziani con il sottostante sacello medievale, piazza Dante e la Casa del Capitano. Sul piatto 2 milioni e mezzo di euro. Il sindaco Mancinelli: «Siamo partiti dalla necessità di recuperare una identità e di rimettere in moto la città»

una parte del sacello

di Giampaolo Milzi (foto di Giusy Marinelli)

Una porzione di un quartierino dell’Ancona medievale come emergente perla di un nuovo percorso di generale valorizzazione pubblica che collegherà in modo  suadente gli spazi storici da piazza Stracca, passando per il Palazzo degli Anziani fino, quasi a livello del mare, a piazza Dante Alighieri e alla Casa del Capitano attigua ai resti dei magazzini del porto Traianeo.

Il sindaco Mancinelli

Questo, in estrema sintesi, il progetto – che si concretizzerà via via per stralci entro la fine dell’anno prossimo – volto a rivoluzionare, esaltandone la bellezza, il cuore del porto storico con parte dei suo immediati dintorni su più livelli. Il tutto per una spesa complessiva di circa 2milioni e 500mila euro, di cui 1 milione e 640mila per i lavori e 615mila per gli interventi tecnici. Si tratta di fondi europei Por Fesr resi disponibili nell’ambito della strategia di sviluppo urbano sostenibile Iti Waterfront 3.0, strategia in cui rientra un contestuale e “parallelo” piano di nuova illuminazione. Del progetto – illustrato stamattina nel corso di una visita guidata alla presenza, tra gli altri, della sindaca Valeria Macinelli – la Giunta comunale ha approvato la fattibilità tecnica ed economica nel gennaio 2021, e il 10 febbraio scorso la sua configurazione definitiva, che era stata affidata allo studio “Abdr Architetti associati Mondaini-Roscani”.

L’assessore Simonella

LE VOCI – «Con questo progetto centriamo il nostro obiettivo di valorizzare la dimensione e l’identità di Ancona come città di mare, che ha la sua anima nello scalo marittimo, che la apre al mondo ritrovando più vive che mai le sue radici più profonde», hanno sottolineato la sindaca e l’assessore al Porto Ida Simonella, accompagnate da rappresentati della Soprintendenza, tra i quali l’archeologa Raffaella Ciuccarelli, dell’Autorità portuale e della Capitaneria di Porto. «E’ la storia – a diventare artefice della ricucitura tra porto e città. Questo è il senso dell’intervento sul percorso archeologico che parte da palazzo degli Anziani, dalla chiesa bizantina in esso appoggiata, fino alla casa del Capitano e ai resti del porto traianeo. Siamo perfettamente in linea e in sintonia con la filosofia dell’ITI waterfont» ha detto l’assessore Simonella.  «Siamo partiti dalla necessità di recuperare una identità e di rimettere in moto la città, un tema su cui si erano fatti tanti convegni ma poco si erano cercati soldi, strumenti, occasioni per far ripartire investimenti e trasformazioni reali. Su questa linea stiamo lavorando e ogni risultato raggiunto è un valore aggiunto in più per tutti noi anconetani» le parole del primo cittadino.

palazzo degli Anziani

IL PROGETTO – Il primo stralcio comprenderà tutta l’area a monte, con i baricentrico Palazzo degli Anziani, la risistemazione e parziale variazione del percorso dell’adiacente via Rupi Comunali e, soprattutto, la fetta del rione del XIII secolo, attualmente occultato sul fianco destro del citato palazzo sede del Consiglio comunale. Attraverso un ardito sistema di scale e camminamenti sospesi, in parte nuovi, cittadini e turisti potranno ammirare il cosiddetto “sacello”, ovvero una doppia cappella religiosa posta su due piani di cui si conserva in particolare l’abside, la cospicua porzione di una torre parte dell’antica cinta muraria elevata sul mare e una casetta. Come hanno spiegato la Ciuccarelli e l’architetto Claudio Centanni, dirigente dell’area Urbanistica comunale, «quest’area sarà coperta da una struttura d’acciaio sottile per addolcire l’impatto visivo, così come saranno sostituite le attuali fatiscenti coperture in metallo degli ingressi». L’area sarà strettamente collegata a via Rupi Comunali e al sito degli arconi in pietra bianca, con i suoi affascinanti ambienti (da decenni in degrado e quindi da risanare) contenenti le palle di cannone usate nel Medioevo come proiettili. Così come sarà in link stilisticamente omogeneo con la sottostante piazza Dante Alighieri e il podio di Palazzo degli Anziani. La piazza sarà ripavimentata in modo da segnalare il perimetro della Chiesa di Santa Maria della Misericordia (1349) andata distrutta dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, di cui resterà visibile, in modo più chiaro, parte dell’abside incassato sotto il podio di ingresso di Palazzo degli Anziani. Anche questo podio basamentale verrà modificato, con la creazione di due livelli, uno dei quali, a guisa di terrazza, dotato di una panca panoramica, e con un nuovo accesso da piazza Dante Alighieri.

L’ultimo stralcio progettuale riguarda lo spazio aperto ottenuto dalla già avvenuta demolizione del magazzino dell’Istituto Nautico, che diverrà una bella piazza dalla quale si potranno ammirare le vestigia della parte commerciale e cantieristica dell’antico porto romano (del quale, contestualmente, proseguirà il progetto di ricopertura e restauro da parte della Soprintendenza). Resti archeologici che, – eliminata l’attuale passerella – saranno visibili anche da un rinnovato camminamento pedonale retrostante la quota della Casa del Capitano, elegante edificio del XIII secolo. Fuori progetto, previsto anche l’abbattimento della palestra del Nautico. Già, ma come verrà utilizzato quello spazio? E soprattutto quando l’Amministrazione comunale avrà definito il nuovo uso della Casa del Capitano e del piano terra, già da tempo completamente ristrutturato (versante piazza Dante Alighieri) del Palazzo degli Anziani? Risposte che si spera si concretizzeranno in modo preciso almeno entro la fine del 2023, dopo tanta attesa, ovviamente in modo coerente con la strategia Waterfront. E ancora, una speranza: che l’Amministrazione comunale, sempre d’accordo con le indicazioni della Soprintendenza, contatti i vertici della Guardia di Finanza affinché nella strategia Waterfront sia ricompresa la valorizzazione e sistemazione dei resti, anch’essi medievali, tra via Saffi e via Rupi Comunali (la quota è quella di piazza Dante Alighieri) da decenni inglobati senza alcun senso e motivazione nella caserma delle fiamme gialle.

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