Direttiva Bolkestein,
i balneari del Conero:
«Pronti a difenderci»

Il porto di Numana e la Riviera del Conero

 

I gestori degli stabilimenti balneari di Numana e Sirolo, le ‘perle’ della Riviera del Conero, sono pronti a dare battaglia per non vedere azzerare le concessioni.  «Ci difenderemo fronteggiando le possibili aste, facendo capire sul territorio l’importanza della gestione del territorio stesso da parte di chi l’ha costruito e ci vive» hanno detto il presidente Luca Paolillo, il vice Federico Gigli e la consigliera Maria Grazia Tiffi dell’associazione Bagnini Riviera del Conero. «Dopo anni di sacrifici e investimenti non è pensabile che oggi possa arrivare qualcuno e prendersi tutto a pappa pronta» ha aggiunto Paolillo
Dalla parte dei balneari – il tratto di costa conta 42 stabilimenti tutti a gestione familiare -si sono schierati i sindaci delle due città, che promettono di «attivarsi a tutti i livelli affinché il governo riveda la sua posizione», ha detto Filippo Moschella, primo cittadino di Sirolo, che parla di «disattenzione verso i nostri gestori, i veri custodi delle nostre spiagge». Il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini, fa notare che «altri Paesi, come ad esempio la Spagna, hanno già risolto da tempo il problema delle concessioni demaniali e non sono stati toccati dalla direttiva Bolkestein. Si dice che è l’Europa a chiedercelo, ma noi siamo l’Europa e quindi da europeo vorrei stare ai tavoli di trattativa dell’Ue e non subire passivamente».

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