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Caterpillar condannata
per condotta antisindacale

ANCONA - La multinazionale dovrà anche pagare un risarcimento di 50mila euro alla Fiom ma il giudice del Lavoro ha ritenuto corretta la procedura di mobilità aperta per i 189 dipendenti del sito di Jesi in scadenza il 24 febbraio. Oggi pomeriggio in Regione azienda e sindacati hanno firmato l'accordo per prorogare di 15 giorni la procedura dei licenziamenti collettivi con la finalità di favorire l'intesa con Imr, intenzionata ad acquisire lo stabilimento di via Roncaglia. La Regione renderà disponibili risorse per la formazione e l'orientamento dei lavoratori verso le nuove mansioni - VIDEO

 

Il giudice del lavoro del Tribunale di Ancona ha accolto il ricorso della Fiom Cgil, condannando la Caterpillar per condotta antisindacale. L’azienda non ha preventivamente comunicato il piano di chiusura dello stabilimento di Jesi alle organizzazioni sindacali, non adempiendo all’obbligo di informazione previsto dall’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori e dall’ordinamento sulla contrattazione collettiva.

Un monento dell’incontro di oggi pomeriggio in Regione

Accolta quindi l’istanza sul comportamento antisindacale presentata dalle organizzazioni sindacali e l’azienda dovrà anche pagare un risarcimento di 50mila euro. Il giudice ha, però, confermato la correttezza della procedura di mobilità aperta dalla Caterpillar per i 189 dipendenti jesini per cessazione dell’attività lavorativa con validità dal prossimo 24 febbraio. La procedura sui licenziamenti collettivi, pertanto, resta attiva ma grazie all’accordo firmato oggi pomeriggio in Regione sarà prorogata di 15 giorni. Sembra concreta, infatti, l’intenzione della Imr di Carate Brianza di rilevare lo stabilimento di via Roncaglia dando continuità lavorativa a tutte le maestranze.  «Siamo soddisfatti per l’accertamento della condotta antisindacale dell’azienda, ora lavoriamo per la continuità occupazionale dei lavoratori – commenta la Fiom Cgil nazionale che valuterà se fare ricorso – La sentenza, nell’accogliere il ricorso depositato dalla Fiom di Ancona, ha riconosciuto, ancora una volta e quindi con valore generale, l’importanza del diritto di informazione contenuto nei contratti nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e ha condannato la Caterpillar a corrispondere alla Fiom, a titolo di risarcimento del danno, la somma di 50 mila euro, di cui verrà decisa la destinazione».

Dopo il vertice di ieri al Mise che ha aperto nuove prospettive per i 189 lavoratori del sito jesino con l’offerta di acquisizione dello stabilimento Caterpillar formalizzata dalla Imr, oggi pomeriggio si è tenuta la nuova riunione nella sede della Regione Marche già programmata tra vertici aziendali e organizzazioni sindacali alla presenza dell’assessore al Lavoro, Stefano Aguzzi. Nel corso della stessa è stato sottoscritto  il verbale dell’accordo raggiunto ieri a Roma al termine dell’incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico sulla vertenza Caterpillar. A siglare il documento sono stati l’amministratore delegato di Caterpillar, Jean Mathieu Chatain, i rappresentanti sindacali dei lavoratori e i rappresentanti della Regione Marche. Presente alla firma anche il presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli. L’assessore  Aguzzi che si è detto «molto soddisfatto per il risultato ottenuto. Si apre adesso una seconda fase – ha proseguito Aguzzi – e c’è ancora un lungo lavoro da fare».

Il presidente Acquaroli, condividendo la necessità di trovare la migliore soluzione possibile, ha ribadito l’esigenza di un impegno congiunto, poiché in gioco vi è il futuro di tante famiglie e di un intero territorio. L’accordo prevede la sospensione di 15 giorni della procedura di licenziamento per i 189 dipendenti della Caterpillar di Jesi. Entro questo termine la Caterpillar e la Imr-Industrialesud Spa dovranno definire e chiudere i termini dell’accordo. In particolare, Imr, la ditta subentrante, dovrà intraprendere incontri sindacali per definire le modalità di assunzione e reimpiego del personale. Il gruppo Imr, che fornisce prodotti e soluzioni per esterni e per interni auto e truck, con stabilimenti in Italia, Germania, Polonia e Spagna, ha dato inoltre la sua disponibilità a riportare una parte della propria produzione dalla Polonia nelle Marche. La Regione Marche, da parte sua, metterà a disposizione risorse per quel che riguarda le tematiche della formazione e l’orientamento dei lavoratori verso le nuove mansioni che saranno chiamati a svolgere.

Una svolta di ieri ha risollevato gli animi e le aspettative dei lavoratori che possono cominciare a vedere la luce alla fine del tunnel. «L’interessamento della Imr e la sospensione della procedura di mobilità per i lavoratori di Caterpillar aprono uno spiraglio per una soluzione positiva della crisi che, fino a poche settimane fa, sembrava lasciare poche speranze al possibile salvataggio del sito industriale jesino». A dirlo è anche il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi. «Ora inizia una nuova fase, resa possibile anzitutto dalla determinazione con cui i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali hanno resistito al tentativo del management di Caterpillar di cancellare un pezzo di storia del nostro territorio, senza alcun riguardo per il futuro di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie. Una determinazione che ha trovato sponda anche nella politica regionale, che mettendo al bando ogni divisione, ha agito unita affinché la vertenza assumesse la valenza nazionale che meritava, portandola al tavolo del Mise. Siamo consapevoli che resta ancora molto da fare, che ci sarà da avviare un nuovo progetto di riconversione industriale, ma l’idea di avere oggi una prospettiva concreta, soprattutto dopo i timori degli ultimi mesi, ci consente di guardare con cauto ottimismo alla strada che abbiamo di fronte» conclude Mangialardi.

«La Lega senza clamori, ma con costanza ed efficacia, grazie all’impegno del ministro Giancarlo Giorgetti e dei suoi collaboratori della Struttura per le crisi d’impresa del Mise, consente alla Regione Marche di vincere la battaglia per tutelare i lavoratori della Caterpillar» commenta invece il commissario regionale della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti che, con i colleghi parlamentari marchigiani, dall’inizio della crisi Caterpillar ha scelto di lavorare nelle sedi strategiche anziché puntare sulle esternazioni e le presenze mediatiche.«L’accordo sottoscritto a margine del consiglio regionale di oggi con la multinazionale proprietaria del sito produttivo jesino, – aggiunge – è frutto del tavolo avviato dal Mise per ovviare alle difficoltà di gestione da parte della regione. Consentirà alla Imr automotive industries di Carate Brianza di subentrare bloccando la procedura di licenziamento in scadenza il 23 febbraio. La Imr non solo intende riassorbire tutto il personale, ma valuta anche un ampliamento della produzione».

L’assessore Aguzzi con il direttore delo stabilimento di Jesi Chatain

La firma dell’accordo con le parti sindacali

 

 



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