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«Non esistono ‘sfighe’, ma occasioni»:
lo sport paralimpico al Savoia Benincasa

ANCONA - La campionessa Assunta Legnante è stata ospite dell'Istituto, 'stregando' gli studenti in vista dei campionati italiani di atletica leggera indoor che si terranno domani pomeriggio e domenica mattina al Palaindoor

Un momento dell’incontro

«Ragazzi non abbattetevi mai. Trovate sempre la forza di reagire a tutto. Non esistono “sfighe”, ma occasioni del destino».
A dirlo è un’atleta che non finirà mai di stupire, il mondo olimpico e quello paralimpico, tifosi e non.
Assunta Legnante, ospite ieri di un convegno all’Istituto Savoia Benincasa di Ancona organizzato dallo stesso istituto e dal Comitato Paralimpico Marche, ha catturato l’attenzione della nutrita platea di studenti.
L’appuntamento, promosso dal Presidente del Cip Marche, Luca Savoiardi, e dall’Istituto diretto dal dirigente Maria Alessandra Bertini, è stato il preludio ai campionati italiani di atletica leggera indoor che si terranno domani pomeriggio e domenica mattina al Palaindoor.
L’incontro è stato anche l’occasione per parlare di sport, di sogni e della capacità di reagire sempre alle avversità.
All’appuntamento erano presenti pure l’assessore allo Sport del Comune di Ancona, Andrea Guidotti, il mental coach Sammy Marcantognini e l’allenatore della Legnante Roberto Minnetti.

Assunta Legnante

 

Protagonisti anche gli studenti che hanno partecipato e interagito con domande alla Legnante, diventata dopo pochi minuti l’idolo della platea.
L’iniziativa ha fatto quindi da preludio agli indoor di atletica paralimpica, arrivati alla diciassettesima edizione di organizzazione al Palaindoor della Montagnola e alla decima “griffata” dalla società Anthropos di Civitanova Marche.
Un’edizione, quest’anno, particolarmente importante per il record di atleti che gareggeranno e che sono 317 mentre 81 le società sportive iscritte.
«Il mondo paralimpico sta crescendo – ha detto il Presidente del Cip Marche, Luca Savoiardi –. Il nostro obiettivo resterà sempre quello di abbattere ogni barriera e portare sempre più giovane negli impianti a praticare sport».

 

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