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Boxing Club premiato
con la ‘Medaglia di Castelfidardo’

LA CERIMONIA delle civiche benemerenze questa mattina ha visto protagonisti Andrea Gabbanelli e Daniele Marra, maestri di pugilato e preparatori dell’attuale campione italiano dei pesi superleggeri Charly Metonyekpon presente alla manifestazione

da destra il campione italiano Charly Metonyekpon, i maestri Andrea Gabbanelli e Daniele Marra

 

Nel corso della solenne cerimonia della consegna delle civiche benemerenze nella sala degli stemmi del Comune di Castelfidardo, la Società dilettantistica Boxing Club Castelfidardo è stata insignita dall’Amministrazione comunale, in occasione delle feste patronali, con la benemerenza della Medaglia di Castelfidardo. Si legge nella motivazione: “Scuola di sport e di vita, insegna non solo la tecnica ma anche la disciplina, il sacrificio, il rispetto delle regole e dell’avversario. Punto di riferimento sia per i giovani sia per chi ambisce ad una carriera professionistica. Ha raggiunto risultato di assoluto prestigio, portando l’immagine di Castelfidardo ai vertici italiani”. Per la società pugilistica Bcc, ha ritirato la prestigiosa onorificenza  Andrea Gabbanelli e Daniele Marra, maestri di pugilato e preparatori dell’attuale campione italiano dei pesi superleggeri Charly Metonyekpon presente alla cerimonia, vincitore lo scorso marzo della cintura italiana.

Il sindaco Roberto Ascani ha ringraziato pubblicamente la società Boxing Club Castelfidardo per la notevole attività sociale che sta svolgendo da anni, per mezzo dei suoi allenatori, nell’educazione dei valori etici e la preparazione fisica di centinaia di ragazzi. Al termine della cerimonia il maestro Andrea Gabbanelli ha detto che la società fidardense oltre ai risultati sportivi, si è distinta anche per i successi etici. «Nella palestra Bcc si scopre una scuola di vita, dove i ragazzi possono trovare la loro strada e la loro serenità nel rispetto delle regole che poi si applicano nella vita quotidiana. Questo sport è da combattimento ed ovviamente si fa pugni, ma questa disciplina insegna anche il rispetto dell’avversario, il sacrificio e sopra tutto a considerare i compagni di allenamento come fratelli» ha concluso.

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