facebook rss

Il ministro Orlando a Fabriano e Jesi:
«Il tema salari va affrontato subito
per combattere le diseguaglianze sociali»

AL VOTO - Nel tour elettorale oggi pomeriggio a sostegno dei candidati sindaci Daniela Ghergo e Lorenzo Fiordelmondo, il vertice del Ministero del Lavoro ha parlato anche di reddito di cittadinanza, cuneo fiscale, contrattazione e occupazione lanciando un appello finale. «Perchè votare Pd a queste elezioni? Per consentire a questo territorio di avere un riscatto, per cominciare una rimonta, cogliere delle opportunità con il Pnrr che non passeranno due volte»

Il ministro Andrea Orlando e Daniela Ghergo a Fabriano

 

 

«Perchè votare Pd a queste elezioni? Per consentire a questo territorio di avere un riscatto, per cominciare una rimonta, cogliere delle opportunità con il Pnrr che non passeranno due volte. Dateci una mano a far vincere i nostri candidati e ad affermare il centrosinistra nelle Marche anche in vista della possibile rimonta a livello regionale. Si apre una fase difficile nella quale ci saranno molte cose destinate a cambiare, ma che dà anche a un territorio come questo nuove opportunità».

Andrea Orlando e Daniela Ghergo

Un appello al voto rivolto in due tempi agli elettori di Fabriano e Jesi, quello formulato dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, che  ha parlato di crisi industriali e fondi Pnrr, reddito di cittadinanza, salario minimo e rinnovo tempestivo dei contratti  nel corso della sua visita nelle due città ,oggi pomeriggio, per lanciare il rush finale dei candidati sindaci delle coalizioni democratiche Daniela Ghergo e Lorenzo Fiordelmondo.

I CANDIDATI SINDACO DI FABRIANO E JESI  – Orlando ha rinnovato la sua vicinanza ai due territori toccati dai venti della recessione nel tessuto produttivo e occupazionale. Prima dell’incontro pubblico svolto alle 15 al Palazzo del Podestà nella città della carta, il ministro con Daniela Ghergo, si era recato in visita allo stabilimento Ariston Thermo Group di Albacina e nel successivo confronto nell’aula consiliare di Fabriano con la candidata sindaca ha ascoltato i rappresentanti delle Rsu sindacali e dai segretari di Cgil, Cisl e Uil sui timori espressi per il futuro della Whirlpool in Europa; sulle aziende che che non ci sono più (Indelfab), sui lavoratori della sanità pubblica in sofferenza. Ai sindacati ha rinnovato l’interessamento del Governo sulle imprese dei comparti in difficoltà. Raggiunto alle 16 il palazzo dei convegni a Jesi, invece, a sostegno di Lorenzo Fiordelmondo, Andrea Orlando ha rammentato la vertenza Caterpillar che aveva seguito, parlando del decreto contro le delocalizzazioni. Qui ad attenderlo tra il numero pubblico c’erano tra gli altri esponenti del Pd marchigiano anche la sottosegretaria al Mise, Alessia Morani, e i consigliere regionali Maurizio Mangialardi e Antonio Mastrovincenzo.

Il ministro Orlando e Lorenzo Fiordelmondo a Jesi

I SALARI – Negli ultimi 30 anni i salari sono calati in Italia e molti giovani se ne sono andati, «occorre invertire questo trend. Abbiamo fatto una riforma degli ammortizzatori sociali e una legge sulle delocalizzazioni, varata con molta fatica, costruendo un percorso nel quale nessuno può essere licenziato con un messaggio e con sanzioni che non rispettano le procedure. Ora serve un ulteriore salto di qualità.– ha osservato il ministro a Fabriano e Jesi affrontando gli argomenti più attuali e caldi della scena politica nazionale –  Il tema dei salari va affrontato subito perché se cresce inflazione e costi e i salari sono fermi, calano i consumi interni. Sto ponendo il problema, prendendomi gli strali dai vertici di Confindustria, per inserire pratiche che evitino il lavoro povero».

da sin. Antonio Mastrovincenzo, Lorenzo Fiordelmondo, Andrea Orlando, Maurizio Mangialardi e il segretario Pd di Jesi Bornigia

CUNEO FISCALE, CONTRATTAZIONE E SALARIO MINIMO- Bisogna alzare i salari insomma «e non c’entra il reddito di cittadinanza che può incidere eventualmente con il fatto che non si trovano i lavoratori. Anzi gli economisti dicono che proprio in virtù del reddito di cittadinanza per trovare un lavoratore l’imprenditore deve dare un minimo un po’ più alto di quello dell’indennità – ha aggiunto Orlando  a Fabriano- Non ho mai fatto una chiusura sul cuneo fiscale dico che ridurre il cuneo fiscale non basta: a chi guadagna 600 euro quanto gli andrà in busta? Il problema è che ci dobbiamo dare delle regole che rafforzino la modalità della contrattazione e che dobbiamo agganciare la contrattazione a dei parametri. – ha proseguito –  Io ho avanzato una proposta alla parti sociali certo non risolutiva: in attesa di investire il nostro Parlamento della direttiva Ue sul salario minimo (entro due anni dovrà essere recepita n.d.r.) possiamo applicare come salario minimo dei diversi comparti il trattamento economico complessivo previsto dai contratti maggiormente rappresentativi. Significherebbe alzare i salari per centinaia di migliaia di persone che hanno ‘contratti pirata’ o che non vedono la piena applicazione dei contratti. Di questo dobbiamo parlare subito perché quel pezzo del mondo del lavoro ha 2 strada davanti: o rassegnarsi alla povertà o andarsene. Un Paese per essere competitivo deve poter contare su forza lavoro qualificata e la deve poter difendere».

I sindacati a palazzo del Podestà con Daniela Ghergo e il ministro Orlando

IL RUOLO DEI COMUNI CONTRO LA POVERTA’ – Orlando ha poi ricordato che la pandemia ha prodotto 254 milioni di nuovi poveri del mondo ma anche 512 nuovi miliardari ed ha indicato il Comune come primo ente che può far tanto per combattere la povertà «perchè definisce le rette, l’accesso alle mense, il percorso di integrazione. E’ il primo posto dove si misurano le diseguaglianze o la possibilità di combatterle. – ha detto  a Fabriano durante il suo intevento trasmesso in diretta Fb sui canali social della candidata sindaca Ghergo- Ciascuno di noi ha conosciuto la Stato attraverso i servizi che erogava il suo Comune. Ecco perché dobbiamo affermare coalizioni che siano in grado di mettere al centro questo obiettivo. Non è più accettabile che in questo Paese, se c’è un problema una volta è colpa dei poveri, un’altra dei lavoratori. Ci sarà anche la responsabilità di chi ha detenuto il potere finanziario ed economico e forse non l’ha gestito sempre al meglio?» si è domandato il ministro passando poi ad illustrare le proposte per migliorare il reddito di cittadinanza sull’esempio dei Paesi Ue dove è stato introdotto questo tipo di strumento di contrasto alla povertà.

Antonio Mastrovincenzo e Alessia Morani oggi a Jesi

IL REDDITO DI CITTADINANZA – «C’è la possibilità di cumulare meglio il reddito con i primi mesi di ingresso con il mondo del lavoro in modo da non scoraggiare la possibilità di accettare lavori che hanno una temporaneità e che rischiamo di far perdere quella fonte. – ha anticipato sempre nella città della carta  – E’ un ragionamento sul quale stiamo ragionando per correggere una misura che è stata messa in campo da persone che oggi la criticano. L’altra cosa che stiamo correggendo è che se non ci sono politiche attive per tutti, non ci possono essere per quelli che prendono il reddito di cittadinanza. Con il passaggio alle Regioni di queste risorse si farà una profilazione di tutti coloro che prendono l’indennità, la Naspi, la Cig per vedere se hanno bisogno di processi di reskilling per accedere al mondo del lavoro con profili più alti. Dietro a tutto, però, vedo una grande crociata contro i poveri e la povertà. Come se fosse la povertà una colpa che chi la vive e se l’è quasi  meritata. Mentre, invece, spesso è la conseguenza di grandi diseguaglianze e di problemi di deindustrializzazione come quelli che si sono venuti a determinare su molti territori, della descolarizzazione».

IL  CENTRO SINISTRA E IL  NUOVO ORDINE MONDIALE – A tutto questo si aggiungono i cambiamenti epocali mondiali. «Credo che gli anni che affronteremo saranno infinitamente più complicati di quelli che abbiamo alle nostre spalle. – ha rimarcato il ministro Orlando – Inutile raccontare cose non vere. Attraverseremo una fase di cambiamenti enormi e  anche se – speriamo – raggiungemo al più presto la pace, gli squilibri cambieranno molte cose e saremo chiamati a ripartire equamente i costi di queste difficoltà altrimenti c’è il rischio che si scaricheranno solo su un pezzo della società». Di qui l’invito «a sostenere il centrosinistra in questa tornata elettorale. «Se il centrosinistra ha una sua forza alla prossime elezioni – ha concluso a Fabriano –  credo che si saranno le condizioni per una ripartizione equa di questi costi perchè altrimenti rischiano di pagare  sempre i soliti. Oggi getta la maschera la destra che per anni si è coperta con l’idea di essere più vicina al popolo perché se la prendeva con gli extracomunitari, con l’Europa. Ci hanno detto che la pandemia si combatteva con il libera-tutti per prendere i 4 voti dei no-vax, che l’Europa ci avrebbe affamato invece ci ha consegnato 300 miliardi di euro. Quelli che ci spiegano come spendere i fondi del Pnrr al parlamento europeo hanno votato contro il Pnrr. Anche se metti una fontana al posto della fiamma tricolore, la cosa è sempre la stessa».

Redazione CA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X