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Ballottaggio a Jesi, Antonio Grassetti:
«Sono l”ago della bilancia’ e lascio
libertà di voto agli elettori di FdI»

COMUNALI - Il candidato sindaco del partito di Giorgia Meloni, dopo lo strappo con le liste civiche, ha corso da solo al primo turno ottenendo l'11,56% di consensi. Davanti alla nuova sfida tra il democrat Lorenzo Fiordelmondo e il civico Matteo Marasca osserva che «chi ha espresso consensi in mio favore non voterà per la sinistra. L’invito più importante è però quello di andare a votare, per non lasciare che altri decidano anche per noi»

Da sin Matteo Marasca e Lorezo Fiordelmondo

 

 

Il riposo è durato poco, giusto il tempo di fare una veloce analisi del voto, e già da oggi sono ripartiti in quarta i due sfidanti al ballottaggio di Jesi. Con il 45,60% di consensi Lorenzo Fiordelmondo (Pd, Jesi in Comune, Repubblicani Europei, Con Senso Civico, Jesi Respira) stacca di 1530 voti Matteo Marasca (Jesiamo, Patto per Jesi, Orizzonte Jesi, Riformisti per Jesi) che ha ottenuto 36,42% di voti. La nuova sfida tra i due candidati sindaco è prima di tutto orientata contro l’astensionismo nella speranza di convincere a tornare ai seggi i propri elettori ma anche chi non è andato a votare al primo turno con un’affluenza ferma al 52,95%. «Grazie di cuore a tutte e tutti – ha scritto Fiordelmondo sui social media – Il risultato delle elezioni è importante: il sostegno degli elettori ci dà forza e ci incoraggia a impegnarci ancora di più nelle prossime due settimane. La Fabbrica del Programma riparte». E così Matteo Marasca: «Ringrazio di cuore quanti ci hanno espresso la propria fiducia. – ha annotato il candidato dei movimenti civici – Servirà il ballottaggio per decidere il nuovo sindaco di Jesi. Noi siamo pronti. Continueremo a raccontare cosa vogliamo fare per la città, con quali risorse intendiamo farlo e con quali persone. Cercheremo di convincere gli indecisi e anche quanti non ci hanno votato al primo turno. Si riparte, ancora più convinti e determinati, per Jesi».

Antonio Grassetti

Il candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Antonio Grassetti, terzo in classifica e forte del suo 11,56% di preferenze oggi ha lanciato al suo elettorato un messaggio di invito ad andare a votare per il ballottaggio secondo libertà di coscienza. Nel commentare il risultato di ieri ottenuto nella sua corsa in solitaria al primo turno, Grassetti si è detto intanto soddisfatto. «Per Fratelli d’Italia a Jesi, 1927 voti al candidato sindaco (11,56%) e 1673 (11,18 %) alla lista è un buon risultato, considerando che erano in campo autentiche corazzate che appoggiavano gli altri. Sottolinea – Addirittura, per qualcuno si sono perfino scomodati i presidenti nazionali dei partiti in appoggio. Ora Fratelli d’Italia avrà rappresentanti in Comune e troveremo spazio per proporre le nostre buone idee. Desidero ringraziare quanti hanno creduto in noi e particolarmente in me (e sono tanti). Il mio particolare ringraziamento va però ai 30 leoni che si sono battuti senza pausa, soli contro tutti, in questa impegnativa campagna elettorale, che però ha plasmato il gruppo, creando spirito di corpo, che nel tempo (posso facilmente e fieramente affermarlo), si è trasformato in amicizia».

Poi ha affrontato l’argomento secondo turno di voto. «Certamente non finisce qui, perché abbiamo gettato le basi per un lavoro importante sul nostro amato territorio. – ha rimarcato Grassetti- Ora, visto il risultato che secondo gli esperti mi rende “ago della bilancia” tra i due “finalisti”, tutti vogliono sapere quale sarà la mia posizione. Poiché però non ho il telecomando per condizionare le libere coscienze dei miei elettori, credo ne offenderei la dignità se pretendessi di indirizzarli. Certo, sommessamente credo che chi ha espresso consensi in mio favore non voterà per la sinistra. Durante un recente confronto televisivo, a precisa domanda, risposi che se fossi stato tra i due candidati al ballottaggio, avrei chiesto di votare per il migliore, in caso contrario avrei consigliato di scegliere il meno peggio. Quindi questo è il mio consiglio. L’invito più importante, questo sì, è quello di andare a votare, per non lasciare che altri decidano anche per noi».

Marco Cercaci nel video messaggio

Gli eventuali apparentamenti andranno ufficializzati entro domenica prossima. I movimenti civici, che hanno tenuto distanti i simboli di partito dalla coalizione, non sembrano intenzionati a rimettersi seduti attorno ad un tavolo per parlare magari di alleanze esterne proprio con FdI dopo lo strappo preelettorale che li ha divisi nella corsa per palazzo comunale.  Anche la coalizione democratica sembra orientata a rivolgersi direttamente a tutti gli jesini facendo parlare il suo programma.  Ha ringraziato gli elettori anche la candidata sindaca Paola Cocola (Lavoro e Libertà al 2,22% dei consensi) smarcandosi però subito dalla questione ballottaggio. «Grazie alle 370 persone che ci hanno dato fiducia. Continueremo a lottare per i loro diritti. Agli altri elettori faccio tantissimi auguri: ne avranno bisogno» ha scritto su Fb. Infine Marco Cercaci (Italexit Popolo della Famiglia al 4,2% di consensi) che entrerà quasi sicuramente in Consiglio comunale, si è rivolto ai propri elettori attraverso un video messaggio, esprimendo gratitudine per aver ricevuto sostegno da giovani e meno giovani. Per ora senza alcun accenno al secondo turno di voto.



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