
Le indagini condotte dai carabinieri forestali
Scena muta davanti al giudice. Ha scelto la via del silenzio Euro Lucidi, il funzionario regionale dell’ex Genio Civile finito in carcere con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’indagine avviata dai carabinieri forestali per verificare una serie di presunti appalti pilotati relativi ai lavori di manutenzione sui corsi d’acqua marchigiani. Il dipendente pubblico, recluso a Montacuto, è difeso dagli avvocati Francesca Petruzzo e Gaetano Papa. Hanno invece deciso di parlare quattro imprenditori finiti agli arresti domiciliari. «Hanno chiarito i fatti e respingono le accuse» hanno detto le difese di Enrico Cesaroni, imprenditore di Castelbellino, e di Marco, Simone e Giacomo Mariotti, della Mariotti Costruzioni di Serra de’ Conti.
Il primo è assistito dal legale Moreno Misiti, gli altri dagli avvocati Roberto Gusmitta e Gabriele Marasca. La settimana prossima, molto probabilmente si terranno gli interrogatori degli ascolani Matteo e Stefano Rozzi (Duezeta Costruzioni) e dell’aretino Agostino Angeli. Per tutti la misura cautelare è scattata per corruzione, tranne che per i Rozzi, finiti ai domiciliari per turbativa d’asta. Nel mirino del pm Andrea Laurino sono finiti, in particolare, cinque lavori. Lavori che, stando all’impianto accusatorio, tramite l’intermediazione del funzionario sarebbero sempre finiti nelle mani di una stretta cerchia di imprese. In cambio, Lucidi avrebbe ricevuto forniture di olio, vernici, pranzi e cene al ristorante, il pagamento di una festa di laurea, l’utilizzo di un’auto con tanto di carburante pagato. Un profitto, hanno conteggiato i forestali, di circa 20mila euro.
(Redazione CA)
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