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Travolto e ucciso sull’Adriatica,
l’automobilista patteggia un anno

POTENZA PICENA - Accusato di omicidio stradale un 38enne, oggi l'udienza dal gup. Nell'investimento perse la vita Massimiliano Biagioli, 43 anni, di Ancona

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Il luogo dell’incidente del 3 agosto 2021 a Porto Potenza

di Gianluca Ginella

Travolto e ucciso da un’auto a Potenza Picena, l’imputato patteggia un anno al gup del tribunale di Macerata. La vittima, Massimiliano Biagioli, aveva 43 anni ed era di Ancona. L’udienza si è svolta questa mattina, sotto accusa un 38enne, Pasquale Taglieri, che vive a Potenza Picena. Parte civile si è costituita la compagna della vittima. Presente anche il legale della sorella, che non si è costituita parte civile.

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Massimiliano Biagioli

L’imputato, assistito dall’avvocato Giovanna Maria Buriani, doveva rispondere di omicidio stradale. I fatti contestati risalgono al 3 agosto dell’anno scorso. Era sera e Biagioli stava andando a trovare un amico al camping Regina. Quel tratto di strada della Adriatica è buio e il 43enne era stato investito mentre camminava sul ciglio della strada. La vettura lo aveva colpito da dietro e l’uomo era morto sul colpo.

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L’avvocato Massimo Cesca oggi in tribunale

«Massimiliano ha lasciato in un dolore immenso il papà Leopoldo e la sorella Marinella – dice il consulente legale Andrea Polverini, dello Studio3A-Valore, cui i familiari di Biagioli si sono affidati – Studio3A ha già chiuso da tempo la questione risarcitoria con la compagnia di assicurazione della vettura per i propri assistiti, che sono stati risarciti. I congiunti di Massimiliano, però, si aspettavano anche un po’ di giustizia sul fronte penale che ora è arrivata, anche se ovviamente un anno di reclusione con pena sospesa per una vita stroncata è un epilogo non facile da accettare, così come le leggi italiane in materia. La sentenza consente comunque alla famiglia Biagioli, almeno, di chiudere definitivamente il doloroso capitolo giudiziario di una ferita che per il resto, purtroppo, non si rimarginerà mai».

Al processo che si è svolto davanti al giudice Claudio Bonifazi era parte civile la compagna di Biagioli, assistita dall’avvocato Maurizio Vallasciani. Non si è costituita parte civile ma era presente in aula la sorella di Biagioli, con lei il suo legale, l’avvocato Massimo Cesca.

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