«Sono stanco di vivere»
e si infligge ferite ma i poliziotti
entrano in casa e lo salvano

OSIMO - L'uomo aveva confidato la sua depressione e solitudine all'assistente sociale che ieri pomeriggio ha fatto scattare l'operazione del Commissariato. Gli agenti hanno dovuto anche tranquillizzare due cani di grossa taglia che impedivano l'accesso all'abitazione per poi introdursi da una finestra e permettere i soccorsi del personale del 118

Il commissariato di Ps di Osimo in piazza Marconi

 

 

 

Stanco di vivere in solitudine, tenta di farla finita: lo salvano i poliziotti entrando nella sua abitazione. E’ stato provvidenziale l’intervento effettuato nel pomeriggio di ieri, lunedì 1 agosto, da una pattuglia del Commissariato della Polizia di Stato di Osimo, impegnata nel consueto servizio di controllo del territorio. A seguito di una chiamata pervenuta alla sala operativa del locale Ufficio di Pubblica Sicurezza da personale del 118, si apprendeva di un uomo di mezza età, residente ad Osimo, il quale aveva dichiarato ad un assistente sociale, che già lo aveva in cura, l’intenzione di togliersi la vita, in quanto in preda da diverso tempo di un forte stato depressivo. Infatti, da quanto appurato successivamente, il soggetto era già seguito dalle competenti autorità, visto che oltre a soffrire di disturbi depressivi, risulta essere anche consumatore abituale di sostanze stupefacenti, con un evidente aggravamento del proprio stato psico-fisico. L’intervento degli agenti, diretti dal vice questore aggiunto Stefano Bortone, è risultato essere decisivo e tempestivo, in quanto sono riusciti a fare ingresso nell’abitazione dell’aspirante suicida appena in tempo per evitare il peggio, poiché l’uomo aveva già iniziato ad autolesionarsi le braccia con un taglierino, che immediatamente aveva procurato vistose ferite sanguinanti.

Il vice questore aggiunto Stefano Bortone

La fase dell’accesso nell’abitazione, congiuntamente a personale medico ed infermieristico del 118, è risultata essere alquanto problematica, in quanto all’interno della recinzione della abitazione teatro dell’intervento, vi erano due cani di grossa taglia in forte stato di agitazione ed abbaianti. Con estrema cautela e sangue freddo, quindi, gli operatori sono riusciti a tranquillizzare i due animali, portandosi immediatamente in prossimità delle scale che conducono all’ingresso della casa. Tuttavia, poiché ovviamente la porta era chiusa e l’uomo non apriva, nonostante le urla degli agenti, i quali avevano invano più volte suonato il campanello, risultava a quel punto necessario tentare di accedere all’interno della struttura da una finestra laterale, contigua al portone di ingresso, soluzione che fortunatamente risultava essere fattibile in quanto la suddetta finestra era parzialmente aperta. Una volta entrati, gli agenti notavano subito l’uomo barcollante e con gli arti superiori copiosamente sanguinanti, e agli stessi con un filo di voce riferiva di volersi suicidare, in quanto stufo di vivere e della propria solitudine. Appena consentito nel frattempo l’ingresso all’interno dell’abitazione agli operatori del 118, gli stessi praticavano subito le cure del caso, riuscendo pertanto ad evitare il peggio per un soffio, trasportando in codice rosso il ferito presso l’ospedale regionale di Torrette. L’uomo è fuori pericolo di vita.

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