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Porto, maxi sequestro
di pannelli in cartongesso

ANCONA - Operazione dei funzionari Adm e dei militari della Guardia di Finanza a tutela del “Made in Italy”. Rinvenuto carico di circa 124 tonnellate di materiale di origine e provenienza extracomunitaria, non in regola con le normative vigenti, per un valore di oltre 40 mila euro

Il sequestro dei pannelli in cartongesso al porto di Ancona

 

Bloccata importazione di pannelli in cartongesso dichiarati di origine italiana per un valore di oltre 40 mila euro. Nei giorni scorsi, a seguito dell’attività congiunta di analisi dei rischi finalizzati alla tutela della sicurezza del mercato dei beni e servizi, con particolare riguardo alla contraffazione e alla tutela del “Made in Italy”, sulle merci in arrivo presso il porto di Ancona, i funzionari Adm dell’Ufficio di Ancona ed i militari della Guardia di Finanza di Ancona, hanno rinvenuto e sequestrato circa 124 tonnellate di pannelli in cartongesso di origine e provenienza extracomunitaria, non in regola con le normative vigenti per un valore di oltre 40 mila euro.

I pannelli in cartongesso erano contenuti in cinque container provenienti dalla Turchia ed importati da una società italiana con sede nella provincia di Bolzano, che ne ha poi provveduto alla regolarizzazione. Il sequestro amministrativo è stato operato per violazione della normativa sulla sicurezza dei prodotti e del “Made in Italy”, in quanto i materiali, soggetti alla marcatura Ce, erano privi dei dati identificativi dell’importatore italiano, oltre ad avere una fallace indicazione sull’origine della merce, apposta con modalità tali da indurre il consumatore a ritenere erroneamente che la merce fosse di origine italiana anziché turca.

L’importazione a fini di commercializzazione di prodotti recanti il fallace uso del marchio costituisce violazione amministrativa ed è punita con sanzione pecuniaria che varia da 10.000 euro a 250.000 euro. L’operazione si inquadra all’interno dei quotidiani controlli svolti in collaborazione dall’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e dalla Guardia di Finanza presso il porto dorico, a tutela della filiera di produzione dei beni e del Made in Italy, nel rispetto delle regole di libera concorrenza e di tutela del consumatore.

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