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Stagione lirica,
si alza il sipario con ‘Attila’

ANCONA - L'opera verdiana, rappresenta per la prima volta nel ricostruito Teatro delle Muse nei 20 anni della sua riapertura, sarà in scena domani sera e domenica pomeriggio

 

La Stagione Lirica di Ancona si apre domani 30 settembre alle ore 20.30 e domenica 2 ottobre alle ore 16.30 con Attila, dramma lirico in un prologo e tre atti, libretto di Temistocle Solera tratto dalla tragedia Attila, König der Hunnen di Zacharias Werner. Musica di Giuseppe Verdi, direttore d’orchestra Marco Guidarini, regia Mariano Bauduin, scene e luci Lucio Diana, costumi Marianna Carbone, assistente a scene e luci Eleonora Diana; Attila, re degli Unni è interpretato da Alessio Cacciamani, Ezio, generale romano è Vitaliy Bilyy , Odabella, figlia del signore di Aquileia è Marta Torbidoni, Foresto, cavaliere aquilejese Sergey Radchenko, Uldino, giovane bretone, schiavo d’Attila Andrea Schifaudo e Leone, vecchio romano è Andrea Tabili. Un cast giovane, ma con interpreti di grande esperienza internazionale, con una protagonista femminile marchigiana, Marta Torbidoni consacrata nei ruoli verdiani al Festival Verdi di Parma. Diretta dal maestro Marco Guidarini è l’Orchestra Sinfonica “Gioachino Rossini”, il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” con Maestro del Coro Riccardo Serenelli e il Coro di Voci Bianche “Artemusica” diretto da Angela De Pace. L’appuntamento è un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse.

È la prima volta che l’opera verdiana si rappresenta nel ricostruito Teatro delle Muse, che festeggia vent’anni dalla sua riapertura. Ancona l’aveva ascoltata nelle stagioni 1851, 1856 e 1875. Attila, capolavoro della musica italiana, si rifà ad un dramma tedesco: Attila, Re degli Unni “tragedia romantica” di Zacharias Werner, finita tra le mani di un Verdi curioso dell’esperienza teatrale europea, che si era già avvicinato a Schiller con Giovanna d’Arco (e continuerà con I Masnadieri, Luisa Miller, Don Carlos), e presto rivolgerà il suo interesse a Hugo (Rigoletto) e soprattutto a Shakespeare (Macbeth). Il direttore d’orchestra Marco Guidarini, che ha grande familiarità con le opere giovanili di Verdi e ha registrato la prima edizione fiorentina di Macbeth, ha sottolineato come l’Attila verdiano sia «una partitura intensa, magmatica e misteriosa. La sua drammaturgia musicale si rivela attraverso un lavoro in profondità, nel contatto quotidiano con gli interpreti, nel confronto con le emozioni di ciascuno. Un’opera sorprendentemente moderna». Il regista Mariano Bauduin, reduce da una fortunata produzione di Aida al Teatro Petruzzelli e in trasferta al Festival di Wiesbaden, mette in evidenza che “il forte interessamento di Verdi al teatro scespiriano non si limita alle opere chiaramente ispirate al Bardo, ma anche a quelle giovanili – tra cui Attila – in cui le aristoteliche regole di spazio e tempo sono abbandonate, proprio come avveniva nel teatro elisabettiano”.

ABBONAMENTI E BIGLIETTI –  I biglietti vanno da €30 in terza galleria, €55 in seconda galleria, 66 euro in prima galleria fino a 80 euro in platea. L’abbonamento alle due opere in platea è 110 euro (55 euro a biglietto), 87 euro in prima galleria, 70 euro promo speciale abbonamento giovani sempre in prima galleria (Carta Giovani Nazionale dai 18 ai 35 anni), 68 euro in seconda galleria 26 euro in terza galleri (info: biglietteria Teatro delle Muse 071 52525, biglietteria@teatrodellemuse.org Biglietti e abbonamenti anche in vendita on line su www.vivaticket.com).

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